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Bonan: "Benitez colpevole di essere troppo signore"

di Fabrizio Romano

Dalle pagine di Calciomercato.com, il conduttore di Sky, Alessandro Bonan, commenta la situazione di Rafael Benitez all'Inter: "Spiace davvero assistere al naufragio di Benitez, uomo “normale” rispetto allo “speciale” Mourinho. Spiace perché insieme alle innegabili responsabilità dell’allenatore si ha il sospetto che Benitez non piaccia troppo per come si pone e che sconti pure questo. Troppo buono, educato, lo spagnolo. Questione di forma che oggi conta quasi come la sostanza in questo mondo di comunicazione globale, dove se non sei “diverso” rischi di risultare impalpabile. Ecco perché pur volendomi sottrarre a questa logica perversa, non riesco a non sottolineare come il povero Rafa non funzioni. Da giornalista tv che tante volte si è trovato davanti Mourinho ricordo, il grado di esaltazione che prendeva e me e molti come me davanti al suo manifestarsi. Il confronto con Mou era sempre aperto a qualsiasi soluzione, se cercavi lo scontro magari trovavi un fortino a respingerti, se invece lavoravi in difesa inaspettatamente ti vedevi travolto di ficcanti parole. Personalmente mi divertivo un casino, lo ammetto. Accettavo la provocazione e spesso rilanciavo per vedere l’effetto che risultava.

Mourinho usava me e io usavo lui, pari eravamo. In Spagna sta facendo incazzare colleghi e giornalisti nonostante mi sembri spento rispetto ai tempi italiani. So che gli manchiamo anche se pubblicamente forse non lo dichiarerà mai. Penso sia a causa del modo in cui facciamo stampa. Ci piace un sacco il personaggio maledetto che Josè interpretava come nessuno ha mai fatto nella storia del calcio. Sapeva provocare in quanto perfettamente consapevole delle conseguenze di ciò che metteva in scena. A volte studiava a tratti agiva d’istinto. Il gesto delle manette lo ha forse sognato piuttosto che preparato. Quello del pirla ce l’aveva in canna da sparare subito ben sapendo che sarebbe stato affascinante in quanto fuori dal comune. Qualsiasi allenatore sa che se non vince lo distruggono. Uno può scegliere di difendersi in pantofole o con gli anfibi. Meglio la secondo conoscendo come gira il vento. E se oggi il vento spira contrario a Rafa il buono, è perché da subito il suo approccio è stato esageratamente tenero, con la stampa e forse anche con la squadra. Si va vero un epilogo amaro, in pochi l’avevano previsto. Mourinho da lontano forse gode o forse no, magari gli dispiace. Lui che ha vinto il triplete facendo il cattivo può permettersi anche di cambiare faccia e sorridere sincero".


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