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Boniek: "Zielinski si inserirà alla grande nel gioco di Inzaghi. Su Europeo e Mondiale per Club..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Zbigniew Boniek ha parlato dell'Europeo che sta per iniziare con riferimenti in particolare alla sua Polonia e all'Italia.

La Francia grande favorita dell'Europeo?
"No, per me è un Europeo aperto a sei-sette possibili vincitori: Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Italia, Portogallo, Croazia. Il Portogallo gioca benissimo. E come outsider vedo l'Austria, la Danimarca, la Svizzera. Sarà un Europeo fantastico".

L'Italia?
"Spalletti è una garanzia, gestisce l'Italia al meglio. Noto equilibri corretti. L'Italia deve avere un po' di fortuna all'inizio. La mia esperienza mi suggerisce questo: se l'Italia imbocca la strada giusta, prende fiducia e diventa difficile buttarla fuori".

Non manca un po' di talento?
"Sì, non avete la stella che brilla, ma è un problema diffuso, perché si fatica a far giocare i giovani. L'Italia non ha più Baggio o Totti, però sopperisce con l'unione e con la compattezza".

Chi sarà il miglior giocatore dell'Europeo 2024?
"Cristiano Ronaldo. Da anni dicono che sia finito, eppure Cristiano è sempre lì. Può ancora fare tanta differenza".

Thiago Motta nuovo allenatore della Juve.
"Non posso che dire bene di Motta, per quello che ha ottenuto al Bologna, e gli auguro il meglio, però la Juve non è il Bologna. In generale penso che ci con- centriamo troppo sugli allenatori. La differenza la fanno i giocatori, tra gol segnati ed evitati".

Il suo connazionale Zielinski passato all'Inter?
"Si inserirà alla grande nel gioco di Simone Inzaghi. È un centrocampista abile e intelligente".

Che cosa dice della Superlega?
"Che la Superlega esiste già e si chiama Super Champions, nella nuova versione a 36 squadre. E a differenza dell'ipotetica Superlega, l'Uefa divide gli introiti tra tutte le squadre che si qualificano per me- riti sportivi e non per diritto divino. Io, se fossi un calciatore oggi. vorrei sempre vincere la Champions, una coppa che contiene la storia. La Superlega è un progetto portato avanti in maniera discuti- bile. La nuova Champions è nata da un lavoro di 5 anni, di Uefa e Eca".

L'anno prossimo ci sarà il Mondiale per club.
"La Fifa aveva una sola grande competizione, il Mondiale uomini per nazionali, e ha creato il Mondiale club, per aumentare gli introiti e per distribuire milioni alle società. Si gioca troppo, ma se i calciatori vogliono più denaro, devono giocare di più. Le squadre hanno rose di 25 elementi. Se a turno li fai giocare tutti, ognuno arriva al massimo a 30 partite a stagione. Difficile risolvere con qualcosa di diverso".


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