Bonolis: "Grazie a Spalletti premiati i valori messi a disposizione del club. Suning, impatto economico immenso"
Nel corso di un'intervista rilasciata a L'Arena, lo showman Paolo Bonolis, noto tifoso interista, oltre a complimentarsi con il ChievoVerona, prossimo avversario nerazzurro ("Lo considero un costante Leicester"), ha risposto al possibile confronto tra l'Inter di Spalletti e quella che vince il Triplete: "Da tifoso c'è la speranza. Il Triplete, lo ricorda la storia, è stato un fatto eccezionale. Nessuno in Italia c'era mai riuscito prima. Non sarà facile ripetersi. Ma Spalletti sta lavorando affinché il meglio possa essere ottenuto da una grande società. Ci vorrà del tempo per assemblare una squadra che possa competere sia sul piano tecnico che economico con le grandi potenze del calcio europeo. L'impatto economico di Suning è immenso. Bisogna vedere, però, quanto di quell'impatto economico voglia essere investito nel calcio. E allo stesso tempo, sappiamo anche che tanto denaro deve essere investito bene. La speranza, dunque, resta. Tenendo conto che Spalletti sta lavorando bene e che ha ricreato una situazione giusta che premia le eccellenze e i valori messi a disposizione dal club".
Bonolis parla poi della partita di domenica al Meazza: "Chievo vittima sacrificale? Me lo auguro, a loro mancherà anche un giocatore dinamico è fondamentale per le finalizzazioni come Castro. A noi mancheranno, però, due giocatori importanti come Gagliardini e Miranda. Con Vecino ancora in dubbio. La cosa bella è che ci saranno per la sfida dello Juventus Stadium. Spalletti aveva trovato un meccanismo ben oliato facendo giocare sempre la stessa formazione. Dovremo vedere se potrà essere così anche con assenze di rilievo. Penso che andranno in campo Brozovic e Joao Mario".
Arriva poi il momento del se: quale nerazzurro vorrebbe essere il presentatore nella storia dell'Inter: "Io ho giocato tanto a calcio, fermandomi alla Promozione, conosco quindi le dinamiche di squadra. Se devo dire chi ho amato per il mio tipo di gioco, penso aEsteban Cambiasso. Una sorta di equilibratore assoluto per la squadra. Recuperava palloni, limitava gli avversari e allo stesso tempo finalizzava con maestria. Considero Cambiasso uno dei giocatori più importanti della storia dell'Inter".