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Bonolis: "I cinesi deleghino le scelte. Vista la pochezza dei terzini, consiglio un 3-5-2. E sul casting..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Sky

"Sta andando per le lunghe, scelte un po' confuse". Paolo Bonolis, ospite di SkySport24, commenta sconsolato le ultime vicende di casa Inter. "De Boer scelto da un presidente dimissionario e lui, povero cristo, era uno straniero in terra straniera. Marcelino Pioli vanno bene, magari anche per il lungo periodo. Ora basta che decidano, penso si debbano affidare a un gruppo di fiducia come quello composto da Ausilio, Gardini e Zanetti, e lasciare che decidano loro. I cinesi ci mettono tanta buona volontà, ma devono lasciar fare, altrimenti diventa tutto troppo complicato".

"L'Inter sta giocando veramente male per evidenti errori tecnici - continua lo show-man interista doc -. I problemi? Si gioca con due giocatori in meno, perché i due terzini – nonostante la buona volontà – non sono di livello adeguato e in fase di possesso non hanno la tecnica che serve. Sarebbe ideale il 3-5-2, anche per non lasciare solo Icardi. In fondo, la Juve che vince è anche una squadra estremamente difensiva. L'Inter gioca molto sugli esterni con Candreva Perisic, ma sono due ali che difficilmente tagliano dentro l'area. E allora, con i centrocampisti che non si sbilanciano vista la sfiducia verso i due esterni bassi di cui parlavo prima, ecco che per Icardi è difficile giocare sempre solo. E' anche vero che all'Inter quest'anno non va bene nulla: dall'autogol di Santon col Palermo a quello di Nagatomo con il Southampton, passando per la carambola tra Murillo-palo-Handanovic con il Cagliari".

Il casting? "Non so cosa rappresenti. Spero che questi colloqui, che magari potrebbero essere fatti più in sordina, possano portare un allenatore che possa cominciare a confezionare quella che poi sarà l'Inter della prossima stagione. Se poi però anche questo tecnico sarà un traghettatore, allora diventa tutto come la Tela di Penelope - ammette amaramente Bonolis -. Preferirei un italiano in panchina, perché con uno straniero si potrebbe ripetere la stessa situazione di De Boer: esperimenti, tempo perso, magari perdendo punti e con un senso di sfiducia che poi si innesca nella squadra. Abbiamo questo Gabigol, che però non gioca mai. E mi faceva sorridere De Boer che spiegava come si dovesse aspettare il suo adattamento al calcio italiano: da che pulpito! Ripeto: serve un uomo vicino a Icardi". 


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