Brasile, i nuovi ricchi: i talenti ora tornano a casa
Fonte: TMW
C'era una volta il Brasile, terra di emigranti dove un talento appena sbocciato prendeva la strada dell'Europa. Ne discute così TMW in un'analisi: "Infiniti i gioielli passati qui dal 1980 in poi. Troppo netta la differenza tra il grande calcio europeo e quello del paese del futebol bailado che non ha mai potuto godersi un campione negli ultimi trent'anni. Al limite lo ha visto emergere per poi riabbracciarlo a fine carriera. Basti pensare a Ronaldo, partito nemmeno diciottenne per l'Olanda e tornato ultratrentenne, ingrassato e reduce da gravissimi infortuni. La musica però è cambiata e se non sono gli europei ad andare in Brasile (poco ci manca, ormai) se non altro i talenti loro se li tengono stretti. Basti fare un nome: Neymar. Considerato uno dei più grandi prospetti planetari, tanto da essere visto come risposta a Messi, il giocatore rimane al Santos rimbalzando ogni sirena europea. Ma non solo lui: Paulinho e Casemiro sono altri due casi di oggetti del desiderio europei e soprattutto italiani. Inter e Roma soprattutto su di loro, niente da fare, non arriveranno. E Paulo Henrique Ganso, che sembrava a un passo dal Milan e che invece si è spostato dal Santos per andare al Sao Paulo. L'ultimo pezzo da novanta a lasciare sarà Lucas, ma il caso è a parte. Qui sono intervenuti gli sceicchi del Paris Saint-Germain che hanno staccato un assegno da 45 milioni di euro: davvero troppo per resistere.
Ma cosa c'è dietro questo cambio di tendenza? Anzitutto la crescita economica di un Paese tra i più popolosi della Terra. Se qualcuno non ha mai sentito parlare di BRICS sappia che è l'acronimo dei cinque giganti in fortissima espansione: Brasile, per l'appunto, più Russia, India, Cina e Sudafrica. Altro fattore è quello dell'ingresso di forti investitori sul calcio brasiliano in virtù di due importantissimi eventi che si terranno nell'arco 2014-2016, ossia i Mondiali di calcio e le Olimpiadi, che si disputeranno a Rio de Janeiro. In così poco tempo il Brasile vedrà i due maggiori eventi sportivi, richiamando giocoforza una serie infinita di sponsor ricchissimi. La Federcalcio stessa sta cercando di fare di tutto per consegnare all'avvicinarsi del torneo iridato del 2014 un campionato nazionale di grande spessore. Intanto sono rientrati giocatori come Deco, Ronaldinho, Vagner Love, Fred, Luis Fabiano. E a breve il Brasileirão può aggiungere due figurine importanti alla collezione: Pato e Robinho. Il mondiale per club vinto dal Corinthians, intanto, è stato un altro segnale di come il livello brasiliano si sia avvicinato a quello europeo. E chissà se un giorno i talenti in erba del vecchio continente non vengano presi dai vari Santos, Sao Paulo e Flamengo...".