Brunelli annuncia: "Varata la Champions Primavera"
La Next Generation Series non sarà più sola: la Uefa infatti ha varato la sua Champions League dedicata alle squadre giovanili. Lo annuncia il direttore generale della Lega Serie A Marco Brunelli ai microfoni di calciomercato.com: "NGS è un torneo privato che conosco anche poco. La cosa importante da rimarcare è che, sulla scia della NGS, è stata appena varata dalla Uefa la Champions League ufficiale delle squadre Primavera. E questo è un progetto molto interessante. Ancora c'è qualche particolarità che deve essere affinata in quanto a formula, però adesso partirà con un biennio sperimentale e dall'anno prossimo le 32 squadre finaliste alla Champions League parteciperanno anche a quella Primavbera. Sarà una vetrina importante: la Uefa sta cercando partner, sponsor e tv che coprano l'evento. Credo sia un passaggio molto importante e quasi decisivo nella direzione che auspicavano".
Si tocca anche il tema del campionato riserve e delle squadre B: "Sul torneo riserve comincia ad esserci anche qualcosa di scritto. Abbiamo avviato un gruppo di lavoro e stiamo seguendo in tre direzioni che hanno un livello crescente di complessità: la cosa più semplice e la riforma più facile sarebbe quella di consentire, come qualche anno fa, la compartecipazione incrociata. Ovvero un presidente di serie A che ha anche delle quote o è proprietario di club in serie B o Lega Pro. Questa è la riforma più semplice ed è quello che sta succedendo con la Lazio e la Salernitana; la seconda, un po' più complessa ma fattibile senza grandissimi problemi, è quella modello inglese, di prevedere la partecipazione dei club di serie A ad un campionato autonomo. In Inghilterra quest'anno è il campionato Under 21, l'anno scorso era definito Riserve; teoricamente in Italia c'è stato il 'De Martino', un campionato parallelo in cui tutte le squadre di serie A che lo desiderano hanno la loro squadra B che partecipa ad un campionato autonomo. La riforma più ambiziosa, modello spagnolo, francese e tedesco, è quello di avere una squadra B che militi in un campionato professionistico già esistente. E' obiettivamente il passaggio più radicale perché necessita di una riforma del sistema, riformare campionati e condividerla con le altri componenti. Non sarebbe obbligatorio averla per tutti i club, ma sarebbe una grande opportunità per i ragazzi che oggi escono dalla Primavera e che magari non sono immediatamente pronti per fare il salto in prima squadra, accompagnandoli ancora per 1-2 stagioni probabilmente le società potrebbero valutarli meglio; e i calciatori stessi riuscirebbero a mettersi in gioco in un campionato vero, che il Primavera non riesce ad essere".