Cagliari, Di Francesco: "Contro l'Inter presi due gol su calcio piazzato. Pavoletti? Contento di averlo a disposizione"
Fonte: TMW
Eusebio Di Francesco si prepara a tornare all'Olimpico da avversario. Domani il Cagliari affronterà la Roma in campionato e il tecnico dei sardi proverà emozioni particolari: "È la prima volta per me, però arrivo tranquillo e pensando solo al Cagliari e a come fare bene. Noi vogliamo riprenderci i punti lasciati per strada, attraverso con una grande prestazione: domani sarà fondamentale gli uomini giusti per affrontare una squadra che qualitativamente ci è superiore, per questo dovremo fare una grande partita" dice in conferenza stampa.
Come stanno Walukiewicz e Godin?
"È possibile per Diego fare due partite di fila, oggi chiederò a tutti i ragazzi di fare l'ultimo sforzo prima della piccola sosta di 4 giorni. Walu farà la rifinitura con la squadra, poi lo valuteremo. Riguardo ai cambi in corsa a livello di sistema, li abbiamo fatti per adattarci all’avversario e sopperire alle difficoltà: penso che non sia una cosa negativa, anzi. Ci sono anche gli avversari, ma la filosofia della squadra non cambia: vogliamo stare alti, l’equilibrio è la capacita è quello che ti permette di mantenere certe distanze e non permettere agli avversari di diventare pericolosi. Le valutazioni non devono essere legate ai risultati”.
Pavoletti-Simeone: è un problema o un lusso?
"Il campo dà sempre le risposte, io son contento di averli a disposizione. Ricordiamoci sempre da dove arriva Leo, ha ritrovato sicurezza e forza, così come Giovanni sta recuperando dopo aver avuto il Covid: ripeto, sono contento di averli entrambi, poi non vedo un problema nell'alternare gli attaccanti".
Il Cagliari si sta adattando bene a giocare a 3 dietro: può essere riproposto dall'inizio?
"Nel secondo tempo contro l'Inter abbiamo preso due gol su calcio piazzato, mentre eravamo in sicurezza. Con l'Udinese noi abbiamo avuto chances in cui essere pericolosi, ma la sensazione è stata di avere il predominio sul campo. Già dal 30' pensavo di cambiare modulo, perché non mi piaceva la risposta della squadra".
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