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Cagliari, Giulini: "Lukaku? Quell'episodio ci ha fatto provare rabbia e frustrazione. Mi auguro non ci siano squalifiche"

di Mattia Zangari

A due giorni dalla presa di posizione contro il razzismo assunta dal suo club in merito agli ululati vergognosi uditi alla Sardegna Arena all'indirizzo dell'interista Romelu Lukaku, Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, torna a parlare dello spiacevole episodio ai microfoni di Radio Popolare: "Concretamente possiamo sensibilizzare gli steward per segnalare queste persone alla Digos. Non è facile trovare questi individui con la tecnologia che ci serve negli stadi e diventa difficile leggere i labiali. Per questo serve un intervento di steward e dei tifosi pe bene - che sono il 99,9 per cento - per segnalare queste situazioni, altrimenti non riusciremo mai a buttare fuori dagli stadi questi 20-30 imbecilli. Vi segnalo un episodio: al Chelsea ci hanno messo sette mesi per individuare i colpevoli tramite un lavoro lunghissimo e queste sono le uniche cose che possiamo fare. Combattere l’ignoranza è difficile, noi possiamo solo sensibilizzare. Questo fatto ci ha fatto provare una grandissima rabbia e frustrazione per tutte le iniziative che facciamo, come può essere la Scuola di Tifo. 

"Siamo i primi a fare questa scuola e addirittura nell’ultima partita c’erano dei bambini che tifavano Inter - prosegue il numero uno del club sardo -. Cagliari non è affatto una città razzista, la Sardegna è una Terra di grande cultura e tradizione e mi dispiace tantissimo sia passata quest’immagine di noi anche all’estero: lo dice una persona che la frequenta da oltre trent’anni. Mi auguro che non ci siano squalifiche, non è la soluzione quella di chiudere le curve: come dicevo prima bisogna sensibilizzare gli steward. Non escludo comunque che qualcuno dei miei steward abbia visto o qualche telecamera abbia individuato chi ha ululato. Una volta riconosciute quando queste persone si ripresenteranno allo stadio potrebbero non essere fatte entrare". 


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