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Cairo: " Il campionato ci è mancato, ma era difficile giocare per la sicurezza. Contento che si riparta"

di Egle Patanè

Il numero uno del Torino Urbano Cairo, intervistato da Gazzetta.it, ha parlato in merito alla ripartenza del campionato italiano dicendosi nostalgico della Serie A malgrado fosse uno degli esponenti del 'no' alla ripresa per la quale nutriva forte riserbo: "Fortunatamente i numeri dei contagi sono in calo ancora oggi, questo mette il calcio in una direzione di marcia che è quella della ripresa. Il campionato ci è mancato, ma tutto il mondo è stato impegnato in una guerra diversa ad una malattia imprevedibile, diventava difficile giocare anche per motivi di sicurezza. Io sono contento che si riparta, è un inno alla speranza e alla passione, ora dobbiamo cercare con grande impegno di ripartire e mi auguro che con il calcio riparta tutto lo sport. È un momento di grande svago e passione, di divertimento, non c'è stato per tanto tempo ed è stato triste". 

Tre mesi di sosta sono un inedito: ritroveremo gli stessi valori tecnici o qualcosa cambierà?
"Ci sono alcune incognite, i calciatori non eravamo mai stati fermi così a lungo. Vediamo come riprenderanno fisicamente, atleticamente. La cosa importante è però essere focalizzati e determinati, fare una vita di grande attenzione all'alimentazione e alle ore di sonno. Tredici giornate di campionato vuol dire giocare ogni tre giorni e sotto il sole cocente, ma c'è anche un elemento di novità e di curiosità da parte della gente a casa. È tutto da scoprire, dobbiamo avere un atteggiamento senza precedenti per una vicenda senza precedenti

Abbiamo sentito le parole algoritmo, playoff e playout: cosa ne pensa pensa del primo concetto?
"L'algoritmo è l'antitesi del calcio: lo sport è bello perché è imprevedibile, come il Milan che vince 3 a 0 con il Liverpool e nel giro di pochi minuti perde la partita. È molto pericoloso parlare di algoritmi oggi, sarebbe applicare una misura matematica che non esiste nel calcio. Playoff e playout? Se si interrompe il campionato è perché non si riesce ad andare avanti, non credo si possano fare neanche playoff e playout".


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