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Cairo: "Un club ha violato le regole per D'Ambrosio"

di Alessandra Stefanelli
Fonte: Tuttosport

Dalle colonne di Tuttosport, il presidente del Torino Urbano Cairo torna ad attaccare per la questione legata a Danilo d'Ambrosio, esterno granata in scadenza di contratto. Il numero uno del Toro lascia intendere che qualche club possa aver contattato il calciatore, facendogli cambiare idea sul rinnovo: "Ho ancora il foglietto in tasca (e tira fuori il pezzo di carta dalla tasca della giacca, ndr) con i dettagli: 4 anni di contratto, e dunque un legame fino al 2018, premi importanti che lo avrebbe posizione al top tra i granata, a parte Cerci, perché l’ex viola arrivava da condizioni diverse e da un ingaggio differente alla Fiorentina. Insomma, c’era tutto quello che serviva: ci siamo stretti la mano con la promessa di risentirci a breve. Il procuratore mi disse che avrebbe parlato con il giocatore e suo padre e che in settimana ci sarebbe stata la firma. 'Magari il ragazzo le chiederà al momento di firmare un premio in più' osservò e io gli risposi che non c’erano problemi, gli avrei concesso un regalo. Invece, nessuno si fa più sentire, Petrachi chiama il procuratore sottolineando che stavamo aspettando una risposta e ci siamo sentiti rispondere 'mi spiace ma ho ricevuto un’offerta importante da una squadra e non sono più intenzionato a far firmare il giocatore'".

E ancora: "Oggi nessuna squadra può fare un’offerta a D’Ambrosio: se accade in un periodo protetto qual è questo, rischia una squalifica per cui salta una finestra di mercato. Almeno questo è il regolamento internazionale: ricordiamo che è capitato alla Roma. Non so se questa norma è applicata anche in Italia, ma dovrebbe. In ogni caso, la vicenda non si chiude qui. D'Ambrosio via a gennaio? Non anticipo nulla, ho voluto soltanto rappresentare una realtà brutta e scorretta. E’ una situazione che mi rattrista. sarebbe stato diverso se io non mi fossi accordato con il giocatore entro fine gennaio e solo dopo fosse arrivata un’altra società a proporsi in maniera concreta. Peccato, perché al ragazzo sono affezionato e lui a Torino e al Torino sta bene. Lo avevo anche invitato a cena insieme con Petrachi e in quella circostanza abbiamo ricordato questi quattro anni granata. Ho veramente l’amaro in bocca, non soltanto perché si perde un giocatore, ma per la situazione generale".


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