Calcio&Finanza - Le opzioni di Erick Thohir: in caso di ostacoli, può ridare la maggioranza a Moratti
Sul sito Calcio&Finanza.it appare un'indiscrezione interessante legata alle clausole del contratto di cessione della maggioranza dell'Inter da Massimo Moratti al gruppo indonesiano di Erick Thohir: "Nella City milanese da giorni circola insistentemente una voce, che se dovesse corrispondere a realtà, getterebbe una nuova luce sulla lunga trattativa che ha portato il magnate indonesiano al comando del club nerazzurro e soprattutto sui legami contrattuali che legano il tycoon asiatico alle sorti futuri della Beneamata. Nei circoli finanziari meneghini si vocifera infatti che, nelle pieghe dell’accordo di investimento (subscription agreement), che ha consentito a Thohir e ai suoi soci di rilevare il 70% dell’Inter, l’uomo d’affari indonesiano avrebbe ottenuto una clausola (in gergo finanziario opzione put) che gli consentirebbe di rivendere il pacchetto di maggioranza del club a Moratti qualora, nel tempo, non dovessero quadrare alcune situazioni".
Nel dettaglio, si legge ancora, "questa clausola del contratto, a differenza di quelle relative alla governance (maggioranze qualificate, diritti di veto e co-vendita), non è stata inserita nel nuovo statuto della società nerazzurra, redatto dal notaio milanese Luca Barassi. Si tratta infatti di una pattuizione che riguarda esclusivamente i rapporti tra Thohir e i suoi soci, da una parte, e Moratti, dall’altra, e che le parti non sono tenute a rendere pubblica. Tuttavia, chi ha seguito da vicino la trattativa sostiene che l’opzione put in mano al tycoon indonesiano sarebbe stata messa nero su bianco sul contratto e si attiverebbe come un paracadute nel caso in cui eventuali difficoltà di ordine burocratico-amministrativo dovessero impedire a Thohir di sviluppare il club sul modello economico dei club anglosassoni (leggasi, tra le altre cose, difficoltà in merito alla costruzione di un nuovo stadio o all’ammodernamento di San Siro). Di qui la necessità di incontrare immediatamente i vertici istituzionali locali (con riferimento all'incontro col governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni), visto che Thohir non sarà in Italia più di tre o quattro volte l’anno, così da farsi subito una prima impressione di come è la situazione sul fronte burocratico-amministrativo. Insomma, se Moratti, come hanno fatto trapelare i canali di stampa ufficiali, pur rimanendo azionista dell’Inter con il 30% ha ottenuto poteri di veto sulla gestione del club e su eventuali operazioni straordinarie che dovessero modificare ulteriormente la compagine societaria, allo stesso modo l’uomo d’affari indonesiano si sarebbe premunito con la possibilità di lasciare il club qualora ostacoli di varia natura gli impedissero di gestire l’Inter come meglio crede".
Le clausole del nuovo statuto sarebbero state volute da Moratti come ulteriore garanzia per i tifosi nerazzurri, anche se difficilmente potrebbe tornare alla guida del club, mentre "l'opzione in mano a Thohir, se esercitata, sarebbe potenzialmente devastante, visto che costringerebbe l’ex numero uno a ritornare in sella a un club che al momento non gode certo di ottima salute finanziaria e soprattutto in cui non ha più voglia di investire".