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Calciomalato - I rischi di Bonucci, Pepe e Udinese

di Alessandro Cavasinni
Fonte: TuttoSport
9 maggio 2010: Udinese-Bari finisce 3-3

"La lettura della strategia d'attacco della Procura federale di Stefano Palazzi disegna un'estate complicata per alcuni giocatori della Juventus. Bonucci ha fornito le sue spiegazioni ai magistrati di Bari sulla presunta e sembra non condotta a termine combine di Udinese-Bari 3-3 del maggio 2010: quando Andrea Masiello costruisce l'accordo coi compagni, Bonucci è ad uno stage azzurro e non a Bari, ma in una seconda passata davanti ai magistrati a domanda risponde di aver potuto chiedere e ottenere l'adesione del compagno ora alla Juve alla vigilia del match, dopo il rientro dallo stage azzurro con Lippi. A livello sportivo questo corrisponde alla partecipazione ad un illecito e a richieste di squalifica da 3 anni. Nello stesso episodio c'è il contratto tra Salvatore Masiello e Simone Pepe (allora all'Udinese, che risponderà di oggettiva), parole in codice dicono gli inquirenti su una Ferrari, che sintetizzano il diniego all'ipotesi di combine (e se non Pepe, chi allora?). Non ha denunciato il tentativo o non ha capito la metafora? Ballano mesi di squalifica anche qua: fosse mancata denuncia di scommessa, da tre mesi in su; di illecito dai sei mesi in su. Al primo processo cè chi ha patteggiato quattro mesi". 

Questo il riassunto che fa TuttoSport. Bonucci rischia una lunga squalifica, Pepe più ridotta, mentre l'Udinese sarà coinvolta per responsabilità oggettiva.

 


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