.

Calciopoli - Prescrizione per Moggi & Co, arrivano gli sconti. Ma resta l'associazione a delinquere

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Tre anni e un mese di reclusione chiesti per Luciano Moggi (in primo grado aveva avuto 5 anni e quattro mesi), non considerato (la stessa posizione dei pm Narducci e Capuano in primo grado) l’unico promotore dell’associazione a delinquere. "Della cosiddetta «cupola» di Calciopoli facevano parte con pari responsabilità, per Ricci, anche gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, e l’ex vicepresidente della Figc, Innocenzo Mazzini, e per loro ha chiesto una condanna a tre anni", spiega la Gazzetta dello Sport. Lo 'sconto' per Moggi è dovuto all’intervenuta prescrizione dei reati per frode sportiva: per lui rimane in piedi però l’associazione a delinquere.

"Pairetto (un anno e 11 mesi in primo grado), Bergamo (3 anni e 8 mesi) e Mazzini (2 anni e 2 mesi), riconosciuti in primo grado come semplici partecipi dell’associazione, vengono nelle richieste della procura generale equiparati a Moggi, riconoscendo per loro il ruolo di organizzatori. Per tutti gli imputati di frode sportiva è intervenuta invece la prescrizione, con eccezione dei tre ex arbitri che vi hanno rinunciato. Per Massimo De Santis (un anno e 11 mesi in primo grado) e Paolo Bertini (un anno e 5 mesi), il p.g. ha chiesto 2 anni e 5 mesi di reclusione. Un anno e 3 mesi la richiesta per un altro ex arbitro, Antonio Dattilo", si legge. In particolare, il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione è stato chiesto per il patron della Fiorentina Diego Della Valle e per suo fratello Andrea, per il presidente della Lazio Claudio Lotito, per l’ex d.s. del Messina Mariano Fabiani, per il presidente della Reggina Lillo Foti, per l’ex arbitro Salvatore Racalbuto, per l’ex dirigente della Fiorentina Sandro Mencucci, per l’ex dirigente del Milan Leonardo Meani, per gli ex guardalinee Puglisi e Titomanlio. Il p.g., inoltre, ha chiesto la conferma dell’assoluzione per lo stesso Diego Della Valle per la partita Lazio-Fiorentina, per Mariagrazia Fazi, per Gennaro Mazzei e per il giornalista della Rai Ignazio Scardina, quest’ultimo per non aver commesso il fatto. La sentenza il 27 novembre. 


Altre notizie