Caldirola: "A 15 anni potevo andare al Tottenham. Mou? Vi racconto cosa mi disse prima di un'Udinese-Inter"
Lunga intervista a Gianlucadimarzio.com per Luca Caldirola, difensore attualmente in forza al Benevento, che ricorda così il suo legame sportivo con l'Inter iniziato con una strana reazione: "A quell’età non ti rendi realmente conto di giocare per una squadra così importante. Ricordo i miei pianti, ero tifoso del Milan e non volevo andare all’Inter".
In nerazzurro, poi, ci andrà, diventandone anche capitano nelle giovanili: "Ero atipico, sempre silenzioso. Fu Depaoli a farmi capire l’importanza di portare la fascia dell’Inter. Quando avevo 15 anni arrivarono parecchie chiamate da squadre inglesi tra cui il Tottenham, la mia preferita. Mi piaceva l’idea di giocare in Inghilterra, ma mia madre non voleva lasciassi l’Italia. Poi grazie ad Ausilio firmai il primo contatto con l’Inter".
Un’ascesa senza freni, che porta dritto all’Inter del triplete allenata da Josè Mourinho: "Lui è speciale. E’ dotato di un’intelligenza incredibile. Ha un modo di parlare magico. Ti fa venir voglia di mangiare l’erba. In quel 2010 dovevamo giocare a Udine e io ero l’unico difensore centrale di ruolo disponibile. Ricordo che la mattina in hotel mi chiamò in disparte. Io ero quasi intimorito. Mi disse che aveva pensato di farmi giocare, ma che non se la sentiva di rischiarmi in un match delicato. Apprezzai molto questo gesto, non era tenuto a dare spiegazioni a un ragazzino di 18 anni".
Infine un ricordo proprio legato a Mou e, in generale all'Inter: "Lo incontrai qualche anno dopo in un’amichevole estiva tra Werder Brema e Chelsea. Mi chiamò il magazziniere prima della partita dicendomi che Mourinho mi stava cercando. Rimasi spiazzato, si ricordava ancora di me. Il ricordo più bello in maglia nerazzurra è l'esordio i Champions League, inspiegabile a parole".
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