.

Cannavaro: "Virus? Sotto controllo in Cina con leggi rigide. In Italia siamo ancora con carta e penna"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: SkySport

Intervistato da SkySport, Fabio Cannavaro, tecnico del Guangzhou Evergrande, racconta la sua esperienza con il coronavirus vissuta direttamente in Cina. "Anche essendo stato fuori dalle zone rosse, sono in quarantena da quando sono rientrato in Cina. Sono a casa, non ho contatti con nessuno già da 5 giorni. Adesso qui la situazione sta migliorando, e va detto che la Cina ha gestito tutto in maniera esemplare: fin da subito è stato vietatissimo uscire. Dopo due mesi e mezzo, ora si sta tornando alla normalità. Il virus non è stato sconfitto, ma è sotto controllo. Dall'Italia sento dire che fra 10-15 giorni si uscirà di casa, invece io dico che la cosa durerà più a lungo. Bisogna insistere nella limitazione dei contatti perché le strutture italiane sono sature".

"Occorrono leggi molto rigide e far stare a casa la gente: solo così gli ospedali potranno rifiatare – continua Cannavaro –. Bisogna dare il massimo supporto a chi sta lottando in prima linea. Il rinvio di Euro 2020 per chiudere campionati e coppe? Il picco in Italia non è ancora arrivato e questo mi preoccupa. Finché non verrà controllato il virus, impossibile fare previsioni. E chi ne fa, perde tempo. Inutile parlare di futuro se non siamo sicuri del presente. Faccio questi appelli perché conosco il nostro Paese: l'unico modo per sconfiggere questo virus è stare a casa. Dura stare lontani da parenti e amici, ma mi sono raccomandato con i miei. Qui non c'è sanità che tenga: i numeri di questo virus sono numeri che nessuna sanità al mondo può fronteggiare. Qui in Cina sono state create due applicazioni dedicate, una che ti dice dove sei stato negli ultimi 14 giorni e un'altra che ti informa i luoghi in cui ci sono infettati. E dopo tre mesi si è riusciti a controllare la situazione. Noi, in Italia, siamo ancora con carta e penna".


Altre notizie