.

Canovi: "Primavera campionato anacronistico, serve riforma. Thiago Motta ha conquistato tutto col lavoro"

di Redazione FcInterNews.it

Intervenuto a Roma nel corso del panel 'Tecniche e strategie del calciomercato', il procuratore Alessandro Canovi ha parlato così di diversi temi d'attualità: "Il calciomercato ormai è quasi tutto l'anno, la fine del mercato è ormai sporadica, perché non c'è neppure una chiusura univoca con gli altri paesi, e anche a livello di comunicazione servirebbe un progetto nuovo, come per l'organizzazione del nostro calcio. Il mondo sta andando a una velocità tale che è un passaggio necessario: prima eravamo al centro di tutto, ora sembriamo i parenti poveri, ma dobbiamo dare nuovamente ai club una ritrovata centralità. Qui vengono ottimi giocatori, forti, ma non più i grandi campioni; è vero che le stelle non fanno le squadre, ma intanto qui non vengono.

Ecco quindi una nota ai campionati: "La Primavera è il campionato più anacronistico di tutti, una riforma serve per tutto il movimento. E anche per formare i giovani. Io mi auguro un grande tavolo, anche con il governo, che possa dare un incentivo alla formazione dei calciatori italiani, e per 'italiani' intendo quelli nati in Italia al di là della loro etnia, e maggior spazio alle Seconde Squadre, che dovrebbero aver l'obbligo di far giocare i ragazzi delle giovanili. C'è poi il capitolo Serie C, una lega che andrebbe riformata. Per me si dovrebbe prendere di esempio il modello spagnolo".

Due parole anche su Thiago Motta: "È una persona di un'estrema intelligenza umana, ha un'idea del lavoro profondissima, oltre che una forte passione, e in più ha la sua storia. Non posso parlare di cosa sta facendo adesso, non ne so nemmeno tanto, ma conoscendo la persona so cosa ha in mente di fare, come ho detto è una persona che lavora: lo ha sempre fatto, lo ha dimostrato più che mai a Bologna. È un allenatore che si è conquistato tutto con il lavoro e con la serietà, con l'onestà, non ho mai sentito nessun giocatore parlare male di lui. Ognuno è frutto della sua storia: lui è cresciuto nel Barcellona, e un imprinting c'è, in Italia ha avuto Benitez, Gasperini, Conte, poi ci ha messo del suo. Come è nato l'accordo con la Juve? C'è stata una discussione antecedente, ma per arrivare a un contratto, conoscendo il progetto, basta poi una settimana. I primi di giugno è iniziato il tutto, ma Thiago era attenzionato da molti club: quando però ha parlato con il Bologna e con la squadra, comunicando la decisione di non rimanere, non aveva altri contratti firmati, e questo lo posso garantire. La decisione è poi arrivata tra il mister, Giuntoli e Scanavino. Gatti capitano? Thiago è un uomo di spogliatoio, sa cosa deve scegliere, in base al campo valuta e sceglie, ma ha considerazione di tutto, ha un ottimo concetto di equilibrio".


Altre notizie