Capello: "I top player devono aiutare le persone in difficoltà. Non parlo solo di soldi"
"In molti Paesi è in atto un ampio dibattito se i giocatori di calcio debbano essere d'accordo sulla riduzione dei loro stipendi. Non sono sicuro sul taglio degli stipendi, poiché è una materia che coinvolge i club, ma credo fermamente che i top player, che guadagnano tanti soldi, debbano essere consapevoli di quanto siano fortunati e in questo momento terribile debbano dare supporto alle persone in difficoltà nelle loro comunità. Non parlo solo di soldi, ma di donare tempo approfittando del loro status di campioni. I giocatori devono essere membri attivi della società". Sono le parole di Fabio Capello, Ambasciatore di Laureus, sull'emergenza Coronavirus e il supporto che devono dare i calciatori più importanti non solo in termini economici.
L'ex tecnico della Roma e della Juve aggiunge. "Sono le comunità locali, che fanno vivere le squadre di calcio e pagano gli abbonamenti televisivi, a rendere lo sport così redditizio e i giocatori così ricchi. I pacchi con beni di prima necessità, distribuiti da ''Roma Cares'', mostrano come con poco si possa fare tanto. Dare soldi agli enti di beneficenza locali o dare supporto agli operatori sanitari può fare la differenza. Atti di gentilezza in tutto il mondo stanno aiutando le persone ad adattarsi al nuovo mondo in cui vivono".