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Capozucca: "Barella può diventare uno dei migliori d'Italia. Gomez farebbe al caso dell'Inter"

di Redazione FcInterNews.it

“Eriksen-Inter? Si pensava a un epilogo diverso”. Esordisce così ai microfoni di TMW Radio il direttore sportivo Stefano Capozucca analizzando la situazione vissuta dal danese all’Inter. “Secondo me ci sono anche discorsi di ambientamento: il ragazzo non si è integrato in Italia e nei meccanismi del gioco di Conte. Ora è giusto che possa trovare una collocazione dove possa trovare maggiori soddisfazioni. L'Inter, magari anche con uno scambio, può sopperire a questo. Barella? L'ho avuto nei due anni miei a Cagliari e visto crescere. Con Giulini avevamo avuto l'idea di mandarlo in prestito a Como, visto che giocava e non. Lì c'era Festa e il direttore che l'aveva allevato da ragazzino. Si vedeva che davanti aveva un futuro importante: si impose subito l'anno dopo e per me diventerà tra i migliori centrocampisti d'Italia”.

Due parole anche sulla lotta Scudetto: “Per la Juve questo per me è un anno di rinnovamento, provando lo stesso a vincere lo Scudetto. Agnelli voleva svecchiare la rosa e ripartire, anche perché oltre Ronaldo c'è l'altro fuoriclasse della Juve, Chiellini, che va verso una certa età ed è spesso fermato dagli infortuni. Lo stesso vale per l'allenatore. Il Milan? Nessuno si aspettava un rendimento così per tutto il 2020, si può dire. Anche senza Ibrahimovic hanno fatto bene, ora penso che la proprietà, vista la classifica, se ha l'occasione si rinforzerà per vedere cosa succederà alla fine".

Infine chiosa sul caso legato al Papu Gomez, giocatore accostato anche ai nerazzurri: “Ognuno sa la verità e le situazioni come stanno. L'Atalanta non è una società di sprovveduti, e sapranno come risolvere la cosa, ovviamente il problema in questo momento sussiste. Lui potrebbe fare al caso del Napoli, della Roma, anche delle milanesi... Anche se, va detto, è diventato forte con Gasperini, prima non aveva fatto sfaceli: con lui è diventato completo”, ha concluso.


Stefano Capozucca ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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