Capozucca: "Eriksen, valutazioni che spettano all'Inter. Gabigol non fu aspettato. Milito? L'approccio non fu dei migliori"
Intervistato da Taca La Marca, l'ex ds del Genoa Stefano Capozucca ha detto la sua in merito ad alcuni argomenti inerenti all'Inter, commentando anche la situazione che riguarda Christian Eriksen, tornando inoltre anche su alcuni trasferimenti del passato che hanno riguardato la Beneamata. "L'inter è una squadra attrezzata per l'obiettivo scudetto, forse una delle maggiori pretendenti alla vittoria finale ma in merito ai rinforzi da fare non entro nel merito, hanno direttori talmente bravi che non hanno bisogno dei miei suggerimenti. Per quanto riguarda Eriksen non ha avuto un buon impatto con il nostro campionato, ha avuto difficoltà di diversa natura, non so se la sua avventura in Italia finirà a gennaio o meno, ma sono valutazioni che spettano alla società".
Milito? Lo conosce bene Capozucca che racconta:
"La prima volta che lo presi a Genova l'approccio e l'ambientamento non furono dei migliori, se la prese pure con me, ma poi iniziò a fare gol e diventò il Milito che conosciamo. Ci fu poi il problema della retrocessione del Genoa e andò a giocare al Real Saragoza, poi quando tornò, diventò il trascinatore di quel campionato splendido, con lui e anche con Thiago Motta, arrivammo quarti. Poi passò all'Inter e ha fatto quello che ha fatto, inclusi i due gol della finale di Champions".
Su Gabigol:
"Quando è arrivato all'Inter, aveva avuto un percorso ottimo in Brasile e si pensava avesse un approccio migliore nel nostro campionato. Come sempre accade in Italia, non c'è pazienza: non sono arrivate prestazioni migliori e subito l'hanno bocciato. Non hanno avuto la fortuna e la pazienza di aspettarlo".
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