Caprile: "Nazionale punto di partenza e non di arrivo. Felice del Cagliari, ma ho tanta strada"
"Gigi Buffon mi ha fatto innamorare del ruolo, dei guanti, delle responsabilità", ha raccontato Elia Caprile a Vivo Azzurro TV, dove ha raccontato il sogno azzurro e risposto sulle sue aspettative future: "La Nazionale è il coronamento di un sogno che cullo fin da piccolo: ma è un punto di partenza ma è un punto di partenza e non di arrivo. Sono arrivato qui con i sacrifici. Non me l'aspettavo la convocazione, è stata una bella sorpresa e la prima a cui l'ho detto è stata la mia fidanzata" ha continuato.
In pieno Covid è stato in Inghilterra, al Leeds:
"L'esperienza all'estero è stata fondamentale, mi ha aperto la mente, mi ha obbligato ad adattarmi a situazioni diverse, lingua nuova che non conoscevo, sono molto contento di averla fatta. Ricordo tutti gli allenatori che ho avuto, Nicola, Conte, ora Pisacane. Bielsa e quella prima convocazione in Premier League che non si dimentica".
L'addio al Napoli, il Cagliari e il percorso da fare:
"Io mi alleno per giocare, se non ho la partita soffro tanto, mi piacciono le responsabilità. Sono andato via da Napoli perché non vedevo uno sbocco per giocare, e sono felice di essere arrivato a Cagliari (dove lo chiamano Sant'Elia ndr). Ho tanta strada da fare e tanto da imparare, non sono ancora nemmeno a metà del percorso".