.

Caressa dopo il rigore su Wirtz: "Basta premiare i simulatori. Ecco perché il VAR tende a intervenire troppo"

di Egle Patanè

"Un punto per l'Inter avrebbe fatto la differenza e come (riferendosi ai risultati ottenuti con Atletico e Liverpool" dice Fabio Caressa a Sky Sport nell'After Party di Champions League Show. "Due addirittura sarebbero stati oro" ha continuato convinto, prima di esprimere parole dure anche sull'arbitraggio e sull'atteggiamento di Wirtz.

"Su quel rigore a me dispiace tanto la simulazione. Alcune cose in Italia stiano cambiando alcune cose ma devono cambiare anche in Europa. Non si può continuare a premiare i simulatori. Poi c'è chi dice che la trattenuta c'è, sì, la trattenuta c'è. Ma se io ti trattengo in dietro tu non puoi cadere in avanti, per le leggi della fisica. Vanno penalizzati severamente. Prima o poi si convinceranno a farlo, in Serie A nell’ultima giornata hanno cominciato a farlo. La simulazione è una cosa che fa ribrezzo" ha aggiunto a proposito del rigore concesso ai Reds. "Mentre l'arbitro, anche se non fischia, lo vede, il VAR non lo vede quindi il varista, se il VAR non interviene, non esiste. Quindi psicologicamente per loro che poi fanno tre-quattro partite senza intervenire è dura mandare giù il boccone del 'non esserci' o del 'non esistere' perché tu esisti ma per il pubblico non esisti. E credo che psicologicamente va analizzata perché è brutto far parte di uno spettacolo che vede tutto il mondo e tu non esisti, non sali sul palcoscenico, non fai neanche la voce fuori campo. E per questo c'è una tendenza dei varisti a intervenire troppo".


Altre notizie