Caressa: "Ecco perché è stato giusto esonerare Mazzarri. Troppi alibi. Ora con Mancini la squadra..."
Fonte: Sky
''Mazzarri non ha funzionato all'Inter perché era un'Inter diversa dopo Moratti. Con Thohir è cambiato tutto". Fabio Caressa spiega l'addio al tecnico toscano e il ritorno di Mancini. "E' diventato un club internazionale a tutto tondo e, a queste esigenze, la figura di Mazzarri non funzionava più. Per prima cosa sulla comunicazione. La frase “stavamo giocando bene, poi è cominciato a piovere” ha inchiodato il tecnico. Sembra rassegnato al fato: questa idea di un qualcosa di superiore, che negli altri anni era “il Palazzo”, non è qualcosa di accettabile. E io, fossi stato un dirigente, l'avrei cacciato subito dopo aver pronunciato questa frase. In carriera, WM ha dimostrato di essere un ottimo tecnico. Però è come se gli manca questo gradino che gli permetterebbe di fare il salto di qualità definitivo. Deve cercarlo in sé stesso e quando gli ricapiterà di avere una big, dovrà adattarsi. Se qualcuno ha remato contro? No, non credo. Per molti anni c'erano leader: Materazzi, Zanetti, Cambiasso e in po' tutti gli argentini. Era più facile. Rompendo la tradizione, andava creato un nuovo equilibrio. C'è stato spargimento di culture, Mazzarri non sa parlare l'inglese e ci sono state delle conseguenze di spogliatoio poco compatto a livello proprio culturale. Mancini riuscirà con più facilità a creare una unidirezione culturale''.
Moratti ha influito? ''No, sappiamo per certo che Moratti è stato avvisato solo oggi. Credo, invece, che l'ex presidente abbia dato una mano nei dialoghi con Mancini''.
Come cambierà ora l'Inter? ''Non sono convinto che Mancini abbia già un modulo certo. E' difficile pensare prima di avere contatto diretto con i giocatori. Lui sa fare anche la difesa a tre, anche se preferisce la quattro. Ci sarà un'idea più internazionale di Inter rispetto a quella vista con Mazzarri. Hernanes può giocare davanti la difesa, mentre Kovacic potrebbe essere il trequartista. Vedo un Guarin in grande recupero con Mancini e anche Kuzmanovic ritroverà buona continuità. Probabile quindi un 4-3-1-2 di base, ma non è l'unica soluzione. L'Inter non ha una rosa eccelsa, ma ha un buon organico. Al derby partirà col 4-4-2, perché dà più solidità all'inizio''.
Cosa mancava alla squadra? ''Il carattere c'è stato, così come la grinta. Mancini potrà dare subito una maggiore auto-consapevolezza alla squadra, mentre i continui alibi di Mazzarri finivano per svilire questo aspetto. Diciamo la verità: anche per suoi demeriti, Mazzarri non è stato trattato bene. Non dico dall'Inter, ma dall'ambiente. Però anche lui avrebbe dovuto capire che, una volta arrivato all'Inter, bisognava cambiare. Gli è mancato il cambio di passo. Detto questo, non gli è stata data una chance importante. Non era simpatico, ma aggiungeva degli atteggiamenti che a Milano non piacciono''.