Casarin: "Napoli-Inter, qualche inesattezza per Rocchi. Ma anche capacità di ascoltare"
Nelle due partite di Coppa Italia che hanno sancito la ripartenza del calcio nostrano: "gli arbitri si sono trovati a giudicare un calcio corretto, con calciatori attenti ma a contatto tra di loro al punto che nelle due gare sono stati fischiati 60 falli in totale, la frequenza media del campionato in corso", fa notare Paolo Casarin, ex arbitro e designatore, nella sua analisi per il Corriere della Sera.
"Orsato, dotato di forte autonomia tecnica, ha sorpreso per la naturalezza con la quale ha ascoltato l’ottimo Aureliano (Var) che gli ha segnalato il fallo di mano volontario di Conti e, subito dopo, ha accolto il messaggio di Massa (quarto uomo), che gli ha fatto cambiare il giallo in rosso per il nervoso Rebic. Orsato non ha visto bene, ma ha, finalmente, scoperto che gli arbitri, nel caso di possibile errore, sanno operare come una squadra, senza accusare perdite di prestigio e fornendo, invece, il risultato vero. Napoli-Inter non ha costretto Rocchi a un particolare impegno, vista anche la grande esperienza. Ma anche lui ha dimostrato qualche inesattezza — il secondo giallo per Young —, ma anche la capacità di ascoltare e approvare il motivo della chiamata di Valeri (Var) che aveva visto meglio di lui l’inesistenza di un rigore per il Napoli a opera di De Vrij. Avere dei dubbi, per un arbitro, non è una colpa: ricercare la soluzione migliore e adottarla serenamente è il segno della crescita".
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