Casarin: "Recupero lungo? Basta non aggiungere anche quello per le esultanze"
Paolo Casarin analizza le prestazioni dei fischietti ai Mondiali in Qatar attraverso le pagine del Corriere della Sera e si sofferma su uno dei temi di maggiore attualità a livello arbitrale: l'allungamento dei tempi di recupero. "Il tentativo, adottato in Qatar, di incrementare il tempo effettivo di gioco, con il recupero dell’esultanza delle squadre dopo un gol, è discutibile - scrive -. Con un semplice sistema, anche umano, in grado di misurare il tempo perso per le rimesse laterali e i corner, da 50 a 60 interruzioni pari a oltre 600 secondi, si potevano ottenere riprese del gioco più corrette e rimaneva alle squadre la libertà di esultare coinvolgendo i loro sostenitori. Si va al campo, da sempre, per un minuto e mezzo di felicità nata con il gol. L’ultimo tempo da toccare".