Casarin: "Rocchi? In Inter-Napoli 30 falli e 7 gialli"
Fonte: Corriere della Sera
"Non esiste la necessaria condivisione tecnica, tra i calciatori e gli arbitri, riguardo i falli di gioco e la possibile sanzione disciplinare conseguente". L'ex arbitro Paolo Casarin, sulle colonne del Corriere della Sera, torna a focalizzare la sua attenzione sulle diatribe arbitrali sui campi di calcio italiani. "I calciatori intervengono, spesso, con troppa forza e con la reale possibilità di travolgere l’avversario prima di raggiungere il pallone. I calciatori pensano che ciò sia lecito («ho toccato il pallone» con relativo gesto esplicativo delle mani), gli arbitri propendono, prevalentemente, per il giallo. Due lingue diverse che bisogna fondere in quella della regola, che si propone di far giocare nel rispetto fisico reciproco. In questi tempi, si fischiano 30 falli per gara e si registrano, talvolta, da 7 a 8 ammonizioni; significa che il 25% dei falli è fatto superando la soglia della correttezza e rischiando, poi, l’espulsione. La severità può apparire, in sintesi, esagerata. Irrati in Atalanta-Roma ha mostrato 8 gialli, gli ultimi 5 nei minuti finali. Troppo severo Irrati o troppo fallosi i 22 in campo? Oppure Irrati adopera il giallo perché nessuna squadra mostra la calma necessaria? Ma l’ammonizione dev’essere motivata, non può essere un mezzo per la gestione della gara. Inter-Napoli è stata diretta da Rocchi: 30 falli, 7 ammonizioni, nessuna protesta significativa. È sembrata una partita corretta eppure il 25% dei falli sono stati sanzionati e accettati. Teniamo conto che un numero elevato di gialli causa discussioni più o meno pacate e, quindi, il calo del tempo effettivo verso i 50 minuti".