Casarin: "Var a chiamata? Prima sistemiamola, poi daremo un ruolo all'allenatore"
"Nel mondo del calcio c'è chi cerca novità, così come è stata la ricerca del Var, e chi le ferma. Questi ultimi di solito perdono. L'Ifab ogni tanto ti fa cadere le braccia, come è successo nel contrastare il Var. Collina dice una cosa giusta: nel basket e nel volley si chiede su fatti oggettivi, come se la palla è dentro o fuori. Il calcio ha però bisogno di essere adeguato". E' l'analisi di Paolo Casarin a Radio Anch'io Lo Sport dopo le parole di ieri dell'ormai ex responsabile della commissione arbitrale Uefa, contrario all'idea di un Var "a chiamata" per gli allenatori.
"Oggi mi pare inopportuno dare la chiamata al Var, è prematuro - dice Casarin - ma solo perché bisogna prima stabilire che si arbitra in due, con la tecnologia, cosa che la Fifa vuole evitare. L'Ifab prima o dopo modifica e semplifica le discrezionalità dell'arbitro, che sono la vera palla al piede per la direzione. Collina ha un ruolo, quel che dice è ragionevole ma è destinato a durare poco. Abbiamo tempo, ma siamo andati avanti quattro anni con l'addizionale per un'esperienza che sembrava morta e non abbiamo 3' per mettere a posto la Var? Mettiamola a posto e poi anche l'allenatore avrà il suo ruolo".
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