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Casasco: "Non ci sono i tempi per chiudere la Serie A entro l'estate"

di Christian Liotta

Maurizio Casasco, numero uno dei medici sportivi italiani ma anche di Confapi e consigliere indipendente della Lega Serie A, ha ricevuto richiesta dal direttore medico della Fifa di poter visionare il protocollo, redatto il 4 aprile, per la ripresa degli allenamenti. Ma ai microfoni del Corriere della Sera, Casasco esprime tutte le sue riserve sulla conclusione del campionato entro l'estate: "Non ci sono i tempi, anche Gabriele Gravina ha parlato della possibilità di farlo slittare a settembre. Con il ritorno in campo a giugno si andrebbe incontro a una serie di rischi: se un giocatore venisse contagiato, non si può spostare di nuovo la stagione. Ma sarà alla fine il governo a dettare i tempi corretti della ripresa".

Ma la ripresa sarà possibile in tempi brevi? "Credo che serva allineamento fra emergenza sanitaria e finanziaria. Capisco che l’industria calcio è importante, ma per i rischi un conto sono gli sport olimpici in vasca, un conto è uno sport di squadra come il pallone". E sulle polemiche attuali aggiunge: "È pari al clima che si respira in Italia, guardate cosa succede fra il Governo e le Regioni. Bisogna ragionare di sistema, senza personalismi".


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