.

Casini: "Sanzioni per le tasse, c'è il rischio di sequestri ai club. Alcuni potevano solo vendere per ripianare le perdite"

di Stefano Bertocchi
Fonte: Calcioefinanza.it

"Se non si interviene con leggi di normale buonsenso, rischiamo di avere centri sportivi sequestrati e chiusi per mancato adempimento della rateizzazione. Nessuna sanatoria sia chiaro, ma anche le tempistiche devono essere chiare. Tutte le società vogliono essere messe in condizioni di farlo senza essere sanzionate". È una parte del discorso del presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, durante l'intervento in Commissione Bilancio al Senato sul tema della rateizzazione delle tasse per lo sport e per il calcio.

"Nel calcio professionistico si vedono due situazioni ben distinte: il calo drastico delle entrate, con percentuali molto significative, e come, dal 2018, con il divieto di avere come sponsor agenzie di scommesse siano venuti meno oltre 100 milioni di introiti per le società - si legge su Calcio e Finanza -. La pandemia ha poi causato una grossa crisi di liquidità sia per quanto riguarda l’entità delle perdite, sia per il -60% registrato alla voce “ricavi da stadio” per le tre leghe professionistiche, tutto questo aggravato, in sede di bilanci, dalle spese dovuti ai salari e ai contributi. Un calo dei ricavi di cosa larga scala ha portato a meno liquidità di cassa per far fronte ai pagamenti".

"Alcune società - prosegue Casini - non avevano altri strumenti se non la vendita dei propri calciatori per ripianare le perdite. Come si può paragonare quasi due anni di mancati incassi con 3-4 mesi di ripresa di stadi quasi pieni? Non c’è alcun tipo di razionalità. Quello che si chiede è un intervento risolutivo. Per quanto riguarda i vivai, entro fine anno la Lega Serie A presenterà una sua proposta sia in termini di investimenti che di necessità di interventi legislativi su diversi temi. Siamo in una situazione in cui abbiamo migliorato quello che abbiamo potuto anche se non basta. Nessuna società incassa dalle scommesse, ma dall’altra parte  non c’è nessuna misura contro la pirateria che danneggia lo sport, il calcio in particolare, a livello di mancati incassi. Credo che il Senato e il Parlamento debbano mettere fine alla vicenda, qui si chiude quello che è cominciato, nessuno vuole una nuova misura di aiuti".


Altre notizie