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Caso scommesse, Spalletti: "E' stata una notte difficile. Tonali e Zaniolo? Erano scioccati"

di Mattia Zangari

"E' stata un'altra notte difficile, è stata una notte differente". Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, descrive così le ultime ore vissute dagli azzurri a Coverciano, dove ieri sera sono arrivate le forze dell'ordine per parlare con Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Torino sulle scommesse illecite. 

"C'è stata amarezza rispetto a quello che è successo - ha spiegato il tecnico di Certaldo a Sky Sport -. Tutta la squadra è stata vicina a Tonali e Zaniolo, siamo tutti dispiaciuti. Continueremo a star loro vicino anche quando caleranno i riflettori. E' giusto aiutarli a difendersi per quello che è successo, giusto che la giustizia faccia il suo percorso ed è giusto che paghino se sono state fatte delle cose sbagliate. Siamo tutti d'accordo con Gravina e Abodi sul rischio di cadere in queste tentazioni, noi dobbiamo sforzarci per far conoscere ai giovani queste insidie. Dobbiamo trovare il modo di creargli un'attenzione particolare a cosa succede nel mondo". 

Chi ha preso la decisione di mandare i ragazzi a casa?
"Secondo lei? Se è corretta, non importa chi l'abbia presa. Non possiamo portare due ragazzi scioccati a una partita del genere. Saremmo stati ingiusti, quindi è corretto quello che abbiamo fatto. Ora noi andiamo a giocare e rimaniamo forti perché perdiamo due campioni: Zaniolo è un giocatore straordinario, ha sempre il colpo del ko nei piedi, mentre Tonali ha forza e continuità. Spero di vederli il prima possibile in allenamento, ma gli altri sono altrettanto forti. Ho una potenzialità infinita, non cerco alibi".


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