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Castaignos per Zarate: la spiegazione del cambio

di Guglielmo Cannavale

Il grande errore di Ranieri non è stato il cambio tra Castaignos e Zarate. L'errore dell'allenatore è stato concedere troppa libertà a Lichtsteiner e al centrocampo della Juventus. La coperta, iera sera, era corta. Il problema maggiore, nel primo tempo, è stato la posizione di Joel Obi. Il nigeriano ha giocato largo a sinistra nel centrocampo a tre, dovendosi sdoppiare tra la marcatura di Lichtsteiner e di Vidal. Obi tendeva maggiormente ad accentrarsi, andando a coprire in mezzo. A centrocampo infatti c'erano tre juventini (Pirlo, Marchisio e Vidal) contro tre nerazzurri (Cambiasso, Obi e Zanetti), perché Sneijder rientrava troppo poco e con poca convinzione. Obi, dunque, tendeva ad accentrarsi, lasciando solo Lichsteiner. Nagatomo non poteva accentrarsi, perché doveva occuparsi di uno tra Vucinic e Pepe. Risultato: Lichtsteiner lasciato spesso solo e dallo svizzero è nato sia il primo che il secondo gol. Nel primo gol, in particolare, Lichtsteiner è completamente solo sulla destra e Nagatomo tardivamente lo va a marcare. Ma il giapponese, autore di una prova insufficiente, aveva giustamente fatto la diagonale, quindi, almeno sul primo gol, non ha colpe.

Ranieri si è accorto della grande difficoltà in cui si trovava l'Inter su quella fascia. Nel secondo tempo ha deciso di cambiare tutto, inserendo Castaignos al posto di Zarate. L'olandese si è piazzato, in fase difensiva, esattamente su Lichtsteiner. E lo svizzero non ha più fatto male. In fase offensiva, Castaignos non partiva largo, ma giocava più centralmente. L'Inter ha guadagnato sì in compattezza, ma ha perso in capacità offensiva, senza Zarate e con uno Sneijder leggermente più avanzato a destra. Castaignos si è dimostrato ancora troppo acerbo, ma era l'unico esterno a disposizione, per di più adattato. Era quindi una scelta quasi inevitabile da parte di Ranieri, che non poteva mettere Milito al suo posto. L'errore è stato non contrastare Lichtsteiner fin da subito. L'altra faccia della medaglia è che con l'uscita di Zarate l'Inter ha perso molto dal punto di vista offensivo e nel secondo tempo ha creato troppe poche palle gol. Ranieri, dal punto di vista tattico, non è riuscito dunque ad avere la meglio sulla Juventus.


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