Cauet: "Napoli-Inter, i nerazzurri hanno un vantaggio. L'operazione Onana è stata vincente, tra Lautaro e Osimhen..."
"L’Inter ha potuto fare una rotazione in Champions. Abbiamo visto anche degli effetti, nel primo tempo, molto contrastanti. Il Napoli, invece, ha giocato con la propria formazione tipo. I nerazzurri, dunque, potranno partire avvantaggiati dal punto di vista atletico, anche se il pubblico del Maradona potrà essere un fattore". Lo dice Benoit Cauet, ex nerazzurro intervenuto sulle frequenze di 1 Station Radio per inquadrare il big match in programma domenica sera al Maradona.
L'ex centrocampista, toccando il tema portieri, sottolinea poi di promuovere l'arrivo a Milano di Yann Sommer e l'addio di André Onana: "L’operazione Onana è stata assolutamente vincente - si legge nelle parole raccolte da TuttoNapoli.net -. L’Inter ha saputo vendere bene il calciatore camerunense, che oggi non vive un momento felice a Manchester. Sommer non fa parlare molto di sé ma è un portiere molto efficace. Una valutazione ben fatta dallo staff tecnico dei nerazzurri che, probabilmente, cercava un estremo difensore che fosse anche abile con i piedi, oltre che d’esperienza".
Ma chi, tra Inter e Napoli, ha il centrocampo più forte? "L’anno scorso avrei detto il Napoli - prosegue Cauet -. Gli azzurri hanno avuto la migliore qualità e continuità. In questa stagione, c’è stato qualche problemino. Forse, il cambio di allenatore può aver inciso. Con Mazzarri, però, i tre di centrocampo hanno giocato benissimo anche a Madrid. La qualità di reparto è altissima per entrambe le squadre, seppure mi sembra che siano i nerazzurri a poter vantare qualcosa in più, ad oggi".
Infine, un elegante dribbling sull'eventuale scelta tra Lautaro Martinez e Victor Osimhen: "È difficile dirlo, sono due giocatori talmente forti. Hanno una energia, una volontà ed una fame… Averli entrambi sarebbe la cosa migliore, ma non si può. Lautaro ha potuto avere maggiore continuità, mentre il nigeriano è stato assente per alcune settimane. Nella scelta, però, bisognerebbe pensare a quel che è la tipologia di gioco della squadra”.