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Cauet: "Strama via, un'assurdità. Rocchi? Vi spiego"

di Riccardo Gatto

L'ex centrocampista dell'Inter Benoit Cauet, intervenuto ai microfoni di TMW, dice la sua sul momento attuale dei nerazzurri, reduci dalla pesante sconfitta di Firenze: "Chiaro che una sconfitta non fa mai piacere. Per com'è andata a Firenze si è vista che una squadra, la Fiorentina, che ha fatto ottimo calcio e un'altra, l'Inter, che non è riuscita a leggere la situazione, capire quelle che erano le necessità della gara. A parte questo il percorso si sapeva già, si sapevano le difficoltà".

Il calendario non aiuta: c'è un turno di coppa da passare prima del derby. Che Inter si aspetta a Cluj?

"Sarà importante passare anzitutto il turno per non avere ripercussioni, perché uscire porterebbe a una brutta figura e tutte le conseguenze del caso. Quindi, prima bisogna pensare al Cluj, poi verrà il momento del derby".

Giusto insistere ancora con Stramaccioni?

"Magari qualcuno poteva pensare che l'Inter fosse destinata allo scudetto, ma bisogna essere onesti e guardare la squadra, le performances fatte. L'Inter in ogni caso è in lotta su tre fronti, perciò non so come la gente possa pensare che l'allenatore venga messo in discussione. Questa è una cosa tipicamente italiana, quella di pensare di esonerare l'allenatore ai primi segni di difficoltà. Il presidente fa bene a difenderlo, l'Inter può ricreare un gruppo, portare un cambiamento pian piano e ha preso dei giovani. Bisogna acquistare la mentalità giusta".

Ultima considerazione: giusto non prendere nessuno al posto di Milito? L'acquisto di Rocchi, a posteriori, sembra inadeguato per l'occasione

"Nessuno avrebbe immaginato che Milito si potesse far male. Un infortunio pesantissimo per l'Inter. Sappiamo l'importanza di questo giocatore, dei gol che fa Diego. Lui è uno dei leader di questa squadra e non si rimpiazza. Rocchi è un buon giocatore, ma nella Lazio ultimamente ha giocato poco. Ha bisogno di riprendere il ritmo ed essere sollecitato. Ora, si parla di mercato per rimpiazzare Milito. Ma se guardiamo i nomi, chi c'era da prendere? Giusto quindi tenere duro e andare avanti così".


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Domenica 15 dicembre