CdS - I mali dell'Inter: silenzio, confusione, personalità
Fonte: Corriere dello Sport
Il Corriere dello Sport oggi in edicola prova ad analizzare il momento difficile dell'Inter individuando tre problematiche principali. Si parte dai troppi silenzi davanti ai problemi: sin dall'inizio a parlare sono stati solo Moratti e Stramaccioni, con Branca che lo avrebbe fatto più spesso e si è esposto solo per il caso Sneijder. In società esistono ancora i compartimenti stagni, con gli ultimi arrivati osteggiati da chi è dentro il club e l'altra corrente che si affanna a pareggiare il bilancio anche a costo della competitività.
In secondo luogo, Stramaccioni sembra confuso: anche a Siena l'Inter ha cambiato volto durante la partita, ormai è una costante. Ma se la duttilità è una dote, spinta all'eccesso crea confusione. Il vero problema è che questa Inter non ha una fisionomia, oppure l'ha prsa dopo aver creduto di averla trovata con la difesa a tre. Lanciare Schelotto dopo un mese di inattività dal primo minuto è stato un errore, la necessità di forze fresche ha condizionato le valutazioni di Stramaccioni.
Infine, terza problematica, un gruppo senza personalità: i giocatori con maggiore personalità dovrebbero prendere in manola situazione trascinando chi ne ha meno, come ha detto ieri Cassano. Ma evidentemente non sta accadendo. Quando vengono meno i risultati si perde autostima e compattezza. Non a caso quando le cose giravano la difesa nerazzurra era ermetica, ora incassa almeno un gol a partita. Nelle ultime 21 uscite solo tre volte la porta è rimasta inviolata.