CdS - Tonfo clamoroso, l'Inter paga il conto di un luglio tormentato. Icardi, sembra un problema psicologico
Fonte: Corriere dello Sport
Umore cattivo in casa Inter dopo la scoppola rimediata ieri a Oslo contro il Tottenham. In particolare, la dirigenza non ha gradito e come sottolinea il Corriere dello Sport non sono mancati i contatti telefonici verso Rio de Janeiro (Thohir) e verso la Cina per parlare dell'accaduto. Di certo il Tottenham è più avanti nella preparazione (esordio tra una settimana in casa dell'Everton) ed è reduce dal secondo posto in Premier League, ma l'Inter dopo un primo tempo discreto è stata letteralmente spazzata via in modo umiliante. "La sensazione è che l’Inter stia pagando il conto di un luglio tormentato dove i pensieri di molti sono volati soprattutto ai casi aperti, da quello di Mancini a quello di Icardi. Impossibile che il lavoro della squadra non ne fosse condizionato. A questo va aggiunto che ieri il gruppo era insieme solo da un giorno e che quindi certi automatismi non potevano essere rodati. Di fatto, però, il tonfo è stato clamoroso e i problemi in fase difensiva inquietanti. A Mancini mancavano Medel, Eder e Candreva, ma certe assenze non costituiscono un alibi sufficiente. In mezzo al campo Brozovic e Kondogbia hanno fatto malissimo in copertura e non ha convinto neppure la scelta di non fare cambi ad inizio ripresa: forse il Mancio voleva rodare la gamba dei nazionali, tutti all’esordio (Murillo, Brozovic, Perisic e Banega), ma contro un Tottenham che dopo 45' ha cambiato 4 uomini (più il portiere), l’Inter era palesemente a corto di energie", evidenzia il Corriere dello Sport.
C'è poi la partita nella partita di Mauro Icardi, non certo brillante contro gli Spurs nei 75 minuti disputati prima della sostituzione: "L’attaccante ha toccato pochi palloni e ha concluso per la prima volta verso la porta al 70' nonostante i compagni abbiano provato a cercarlo. Siccome il guaio alla spalla sinistra è superato da tempo (anche se ieri ad un certo punto se l’è toccata con insistenza), il problema a questo punto pare essere di natura psicologica. Che sia per il corteggiamento del Napoli e dell’Arsenal o perché la trattativa per il rinnovo non è ancora iniziata, conta poco".