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Cellino torna su Calciopoli: "Bruciammo dossier con le irregolarità dei club. L'indomani venne la Finanza"

di Egle Patanè
Fonte: Tuttosport.com

Mentre la Juventus fa i conti con un nuovo scandalo, tornano alle cronache anche alcuni fatti relativi a Calciopoli. A riesumare una delle pagine più tristi della storia del calcio italiano è Massimo Cellino, all'epoca dei fatti presidente del Cagliari, oggi proprietario del Brescia, che a Report racconta di quando si ritrovò presidente pro-tempore della Lega Serie A dopo le dimissioni e il commissariamento della Federcalcio: "Cercavo di tenere la baracca in piedi perché stava crollando tutto. Io, che ero uno dei più giovani Presidenti la Lega a governare e organizzare la Lega, a pulire tutte le schifezze che c’erano là dentro. Non sapevo da quale parte cominciare. Eravamo sempre lì a cercare di organizzare il campionato. C'era un contenitore di metallo grosso con tutti cassetti e tutti i dossier su tutte le società: chi si era iscritto al campionato con fideiussione falsa, chi si scaricava l’IRPEF come trasporto. Andammo nel piazzale giù, c’era un bidone di ferro così, buttammo tutto dentro e bruciammo tutto. L’indomani quando vennero, cercarono quel faldone, non c’era un ca**o".


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