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Cent'anni fa nasceva Angelo Moratti: Mosca lo ricorda

di Christian Liotta

Il 5 novembre del 1909 nasceva a Somma Lombardo Angelo Moratti, l'uomo che sarebbe passato alla storia come il presidente della Grande Inter, capace di vincere sotto la sua gestione tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali. Moratti rilevò l'Inter il 28 maggio 1955 da Carlo Masseroni, per poi lasciarla nel maggio 1968 ad Ivanhoe Fraizzoli. Sempre nel corso della sua presidenza, venne costruito il centro sportivo di Appiano Gentile. Angelo Moratti morì a Viareggio il 12 agosto 1981.

A rendere omaggio al Presidente con la 'p' maiuscola ci ha pensato anche Maurizio Mosca, dal sito Sportmediaset.it: "Oggi Massimo Moratti è felice per la vittoria dell'Inter e commosso per la ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di papà Angelo. Un misto di sensazioni, di ricordi, di suggestioni. Angelo Moratti ha fatto la storia dell'Inter negli anni '60 vincendo tre scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali. Lì nacque la Grande Inter, un appellattivo che non ebbe mai un'altra squadra.

Divenne presidente nel 1955: dopo due anni difficili, si stufò e chiamò a Milano Helenio Herrera, l'allenatore del Barcellona, garantendogli uno stipendio senza precedenti: centomila dollari di ingaggio più un compenso colossale per ogni punto conquistato, compresi quelli delle formazioni giovanili. In breve tempo divenne, con la Saras, uno dei maggiori petrolieri italiani.

Per i giocatori era un padre, buono, generoso, comprensivo. Stava sempre, come fa ora Massimo, dalla parte loro. Divenne pazzo di gioia quando nel '64 cancellò definitivamente il mitico Real di Puskas, Di Stefano e Gento. Il nuovo Real era diventata l'Inter. Allora io ero un giornalista alle prime armi, eppure quando lo chiamavo per una notizia o un'intervista, mi rispondeva sempre con modi garbati, gentili e disponibili. In un anno, non rilasciava più di tre-quattro interviste. Al resto ci pensava Italo Allodi.

Quella formazione della Grande Inter la ricordano tutti: Sarti, Burnich, Facchetti, Tognin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Milani, Suarez, Corso. Quando nel 1968 lasciò l'Inter spiegò: "Bisogna dare più spazio ai giovani". Poi cedette la squadra a Ivanoe Fraizzoli, restandone il primo tifoso. Ed Erminia, la sua dolce moglie, che trasmise ad Angelo l'amore per l'Inter, conservò intatta la sua passione avendo in Massimo il sostenitore più fedele.

Quando nell'agosto del 1981 Angelo ci lasciò una folla incredibile seguì il suo addio. E non l'ha mai dimenticato portandogli sempre affetto, stima e riconoscenza. Domenica sera a San Siro, prima di Inter-Roma, Angelo verrà ricordato con sue immagini sullo schermo. Un testo scritto con il cuore e tanta musica, accompagnati da un mare di applausi e dagli sguardi verso il cielo di Massimo. Con un sorriso che racchiuderà una vita meravliosa".


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