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Cessioni illustri: tante speculazioni, ma sta maturando un dietrofront

di Fabio Costantino

La trattativa per portare Mauricio Isla all'Inter si sta prolungando ben oltre le aspettative e sta così togliendo tempo alle altre operazioni, sia in uscita sia in entrata. Il discorso resta aperto sia con la Juventus sia con l'Udinese, ma si fatica a trovare un punto di congiunzione fra le parti. Intanto, però, a livello societario qualcosa si sta muovendo e non sembra si tratti delle solite speculazioni. La notizia della cessione a Thohir del 75% delle quote dell'FC Internazionale (da verificare, chiaro) potrebbe avere serie ripercussioni anche sulla squadra. Difficile, è giusto ribadirlo, che il tycoon indonesiano possa subito influenzare il mercato in entrata con colpi a effetto, i cosiddetti top player. La priorità dell'ingresso di un nuovo proprietario è infatti il risanamento del bilancio. Ma non è detto che Thohir non voglia regalare ai tifosi un giocatore di grande livello da subito. Possibile, non scontato.

Il mercato in entrata dovrebbe mantenersi sugli standard già in atto, ma lo stravolgimento societario potrebbe avere effetti benefici quanto meno sul mercato in uscita. I sacrifici ormai tradizionali durante le sessioni di compravendita potrebbero stavolta esse bypassati, al fine di mantenere competitiva la squadra in attesa di poter investire pesantemente su eventuali rinforzi. Negli ultimi giorni le voci di un possibile addio dei tre giocatori con maggior appeal si sono decisamente affievolite. Handanovic, Guarin e Ranocchia ad oggi sono saldamente aggrappati alla maglia nerazzurra e a Pinzolo stanno lavorando con grande serietà, ottenendo il consenso di Mazzarri. Per quanto concerne il portiere sloveno e il centrocampista colombiano, i discorsi di mercato erano stati accantonati da tempo, per assenza di reali offerte e per volontà da parte di entrambi di rimanere all'Inter. Perciò ultimamente le notizie che filtravano da ambienti interisti volevano il difensore destinato al sacrificio sull'altare del bilancio. Ipotesi finora poco concreta, perché pur avendo molti estimatori in giro per l'Europa, a Ranocchia di offerte degne di nota finora non sono arrivate (solo il Napoli si sarebbe sbilanciato, ma senza risultati). Tutte proposte economicamente troppo basse che la dirigenza nerazzurra ha sempre rispedito al mittente.

La sensazione è che, al di là della carenza di offerte di grande livello, la società non abbia la solita fretta di cedere per poter acquistare. Il motivo potrebbe essere la volontà di Mazzarri di valutare tutti i suoi giocatori prima di decidere il loro destino. Oppure, le sue intenzioni di sfruttare al meglio la rosa a disposizione perché convinto sia completa e possa dare molto di più di quanto si pensi. Dopotutto, l'unica sua vera priorità è l'esterno destro e la dirigenza sta cercando di accontentarlo in tutti i modi. Ragionamento in perfetta sintonia con la volontà del club di non svenarsi troppo sul mercato e di limitarsi a puntellare la rosa, senza depauperarla con cessioni eccellenti. Cessioni che potrebbero essere scongiurate successivamente con l'arrivo di un nuovo proprietario, di certo poco propenso a dar via i giocatori migliori in forza all'Inter.

Attendismo benefico, dunque, che ben si sposa con la carenza di offerte irrinunciabili provenienti dall'esterno. L'ideale sarebbe mantenere invariata la base della squadra, cercando comunque di rinforzarla anche senza top player, ad oggi irraggiungibili. Solo operazioni 'minori' sia in entrata sia in uscita, seguendo i dettami del nuovo allenatore e sperando che il prossimo arrivo di Thohir possa porre fine, una volta per tutte, ai sacrifici.


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