Champions in tv, Rai va alle vie legali con Sky per le partite in chiaro
La Rai va alle vie legali contro Sky per la Champions League. Secondo quanto raccolto dal Sole 24 Ore, l'azienza di Viale Mazzini ha presentato qualche giorno fa un decreto d'urgenza preventivo ex articolo 700 al Tribunale di Milano perché le sia riconosciuto il diritto a esercitare le opzioni previste dal contratto siglato un anno fa con la controparte e perché sia impedito a Sky di negoziare un nuovo contratto con altri operatori: oggetto del contendere le partite in chiaro della Champions League.
La vicenda - si legge nel pezzo online del quotidiao finanziario - riguarda i diritti di trasmissione in chiaro delle partite del torneo continentale che, in base ai contratti tra le parti, sono stati ceduti a Rai per l'edizione 2018-19: l'accordo prevede un'opzione per la prossima edizione 2019-2020, al via in estate, ma secondo l'operatore satellitare non si sono verificate tutte le condizioni per l'esercizio della stessa da parte di Rai. Nello specifico, il “casus belli” riguarda l'interpretazione di una condizione del contratto secondo cui l'opzione è esercitabile nel caso in cui Sky sia titolare esclusivo dei diritti per il campionato di Serie A, circostanza non verificatasi visto l'ingresso in Italia di Dazn. L'udienza sul decreto d'urgenza è prevista nelle prossime settimane. "Siamo stupiti della decisione della Rai con la quale abbiamo sempre intrattenuto ottimi rapporti collaborativi - è il commento di Sky Italia, contattata sulla vicenda - In ogni caso siamo pienamente confortati dai pareri dei nostri legali".
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