Che beffa! Lotito rifiutò 14 milioni per Goran Pandev
Fonte: Francesca Turco - Radio Incontro
Oggi che Goran Pandev è tornato agli onori della cronaca per le sue prodezze in campo, si torna a parlare della pessima gestione del suo caso da parte della Lazio, che in pratica lo ha regalato all'Inter dopo aver rifiutato numerose offerte nel corso dell'estate 2009. In particolare, era stato lo Zenit San Pietroburgo a farsi avanti con maggiore convinzione, ottenendo però un netto rifiuto. A raccontarlo è Stefano Caira, agente incaricato dallo Zenit San Pietroburgo di trattare l'acquisto del calciatore, ai microfoni della trasmissione 'Diario di bordocampo' in onda sulle frequenze di Radio Incontro:
"Tra la fine di luglio e l'inizio d'agosto 2009, lo Zenit mi ha incaricato di presentare un'offerta d'acquisto per il calciatore Goran Pandev al presidente Lotito, un'offerta di 14 milioni di euro. Il presidente della Lazio ha rifiutato nettamente, nonostante io avessi provato a convincerlo della bontà dell'offerta, perchè riteneva il giocatore macedone di livello ben più alto. Intorno a ferragosto – prosegue Caira – Lotito mi ha contattato, per provare a rimettere in piedi la trattativa con i russi. La dirigenza dello Zenit, va detto, era abbastanza stranita dall'atteggiamento della Lazio ma, lo stesso, ha proposto un'altra offerta: 12 milioni di euro. Aspettando una risposta della Lazio, i russi hanno provato a chiedermi una disponibilità scritta da parte di Lotito ma non sono riuscito a ottenerla".
Siamo oltre la finale di Supercoppa a Pechino, vinta dalla Lazio sull'Inter, e Goran Pandev fa già parte del gruppo dei dissidenti.
"Finalmente – spiega l'agente – sono riuscito a far entrare in contatto le due dirigenze e, poco prima della gara di Europa League in Svezia, Igli Tare ha parlato con il direttore generale dello Zenit. Il giorno dopo (era il 26 agosto, ndr) la stessa società russa mi ha
trasmesso un fax che la Lazio aveva inviato tramite una società svizzera. Senza passare dall'intermediario ufficiale, il sottoscritto. Nel fax, Tare proponeva ai russi un incontro con il presidente Lotito, il 28 agosto a Cortina d'Ampezzo. La trattativa, però, si è interrotta in quel momento. Lo Zenit, infatti, conosceva bene la società intermediaria svizzera, e non era disposta a fare affari con loro".
Prima di Stefano Caira, però, al presidente Lotito si era presentata un altro intermediario dello Zenit, la signora Bartoszcze. Il presidente laziale, non riconoscendola come interlocutore ufficiale, non ha mai preso in considerazione la sua offerta.
"Non ho mai visto le carte della Bartoszcze – confessa Caira – ma i dirigenti dello Zenit mi hanno confermato che si trattava della referente in Italia della Gazprom (sponsor principale della squadra russa, ndr), una persona preposta a trattare con le più grandi società petrolifere italiane".