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Christillin: "Qatar, surreali le parole di Blatter. In futuro sceglierei Paesi senza radicalismi"

di Christian Liotta
Fonte: TMW

Evelina Christillin, membro del Consiglio FIFA, ha parlato ai microfoni di Radio 24 delle numerose polemiche in vista del Mondiale in Qatar: "Cerchiamo di pensare al calcio, però non possiamo tirare una riga nera su tutto quanto. Nel Paese c'è un equilibrio molto delicato sul tema dei diritti umani, per i futuri Mondiali sceglierei Paesi senza radicalismi. Spero che non ci siano proteste ma non per ignorare il problema, perché esiste. Non è stata data ancora risposta al capitano dell'Inghilterra, Harry Kane, sulla sua volontà di indossare la fascia di capitano con i colori arcobaleno, mentre non sarà permesso in allenamento l'uso delle magliette con la scritta 'Save human rights', quindi è un equilibrio molto delicato".

La Christillin ha poi proseguito: "Da un punto di vista organizzativo posso garantire che è tutto perfetto e anche il fatto che ci siano otto stadi così vicini rende le cose più semplici. Bisogna adattarsi a pensare che il calcio non sia solo europeo e sudamericano, però cerchiamo di scegliere dei Paesi dove magari questo genere di radicalismi non sia così evidente. Trovo surreale che Joseph Blatter, pochi giorni fa, abbia detto che non andavano dati  i Mondiali al Qatar, ma non per i diritti civili ma perché 'è uno stato troppo piccolo'. Lui ha dovuto dimettersi e tre quarti dei suoi consiglieri sono stati arrestati o perseguiti, credo che la cosa spieghi come sia stata fatta quell'assegnazione. Il mio presidente ha detto di pensare al calcio, ed è inevitabile perché la FIFA non è un ente politico. Quindi è giusto che Gianni Infantino dica quello, però è altrettanto giusto che invece farlo quando ci siano delle situazioni da sottolineare. Cerchiamo di pensare al calcio, però non possiamo tirare una riga nera su tutto quanto".


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