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Cobolli Gigli: "Agenzia Governo? Intervento a gamba tesa. Mi spiace nominare l'Inter, ma..."

di Mattia Zangari

Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juve, usa una metafora calcistica per inquadrare l'emendamento proposto da Andrea Abodi, ministro dello Sport, con l'obiettivo di far controllare i bilanci delle società di calcio da un’agenzia governativa che vada a sostituirsi della Covisoc: "L’intervento del Governo, che io rispetto, è stato un po’ come quei falli che vengono fatti a gamba tesa, senza che nessuno se lo stesse aspettando, mi ha lasciato quantomeno stupito - le sue parole a Sportitalia.com -.  Però il problema è che noi tifosi dobbiamo renderci conto di una cosa, che le società di calcio sono le società per azioni, le quali hanno una regola per cui i costi e i ricavi devono quadrare e non si devono perdere soldi. Siamo in una situazione, in Italia, ma non soltanto, per cui il cumulo di tutte le società porta a delle perdite gravose che stanno aumentando nel tempo. Ci sono alcuni club che giocano con il patrimonio netto azzerato, mi spiace dover nominare l’Inter, ma ne è un esempio di queste situazioni. Ci sono altre società che giocano col fatto che gli azionisti ci hanno pompato dentro un sacco di soldi, parlo della Juventus, perché i soldi li hanno messi gli azionisti di Exor ed anche gli azionisti privati che rappresentano il 30-35% del capitale della Juve”.

In questo scenario, Cobolli Gigli propone una soluzione: "Bisogna stabilire delle regole per cui se delle società non riescono a sopravvivere o sopravvivono soltanto su con uno schermo che nasconde la gravità della loro situazione patrimoniale ed economica, a quel punto vengano prese delle decisioni. Con questo non voglio andare a spingere ulteriormente il discorso nel senso dell’Inter, ho fatto un esempio, ma come l’Inter ci sono sicuramente anche tante altre società”.


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Venerdì 26 dicembre