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Cobolli Gigli: "Agnelli ieri vittima di se stesso, Conte competente ma esagitato"

di Christian Liotta

L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, intervistato da Radio Punto Nuovo, commenta gli ormai ben noti episodi post Juventus-Inter. Partendo dallo sfogo dell'attuale numero uno bianconero Andrea Agnelli: "Ieri è stato vittima di se stesso e del fatto che i social ti controllano in ogni momento. Usciva da 90′ di partita combattuta ed si è sfogato di quanto accumulato in tutto questo tempo contro Antonio Conte. L’errore è aver usato il termine in maniera offensiva. Agnelli ha la disgrazia e la fortuna di portare un cognome pesante, nonostante sia differente da suo padre. Il suo sfogo lo si nota, ma dopo un po' passa. Pensate invece a quanti altri presidenti di Serie A, e non solo, utilizzano il turpiloquio: Cellino, Zamparini, De Laurentiis. Quest'ultimo è giustificato in quanto nobile e ritiene dei vassalli tutti gli altri".".

A proposito del tecnico nerazzurro, Cobolli Gigli aggiunge: "Conte è sicuramente un allenatore competente, ma è una persona esagitata: non vorrei essere sua moglie o sua figlia. È di alti valori tecnici, ma a livello umano un po’ meno. Nel momento in cui sostituimmo Claudio Ranieri per Conte, parlandone con Jean-Claude Blanc gli ricordai cosa successe ad Arezzo in una partita di Serie B in cui la Juve vinse 5-1 e festeggiò il ritorno in Serie A. Fuori la porta si sentiva una persona che urlava ed era Conte incazzato nero perché non avevamo pareggiato. Segnalai quella reazione scomposta, senza senso, anche se nessuno gli diede grande importanza. Per me denotava una mentalità di un allenatore che non sarebbe potuto essere quello della Juventus". 


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