Colucci: "Non riconosco Schelotto ma dategli tempo"
In casa Inter e sugli spalti di San Siro in molti si attendevano un Matias Ezequiel Schelotto molto molto diverso. Approdato in nerazzurro dall'Atalanta lo scorso gennaio, "El Galgo" non è ancora riuscito ad imporsi tanto da meritarsi fischi preventivi prima del suo ingresso in campo e paragoni pesanti con Felice Centofanti. Per cercare di capire cosa sta accadendo all'esterno italo-argentino la redazione di TMW ha contattato chi lo conosce bene, Giuseppe Colucci, centrocampista della Reggina che ha vissuto con Schelotto una felice esperienza al Cesena: "Ieri ho visto la gara con il Parma e francamente ho stentato a riconoscerlo. Con me al Cesena era un altro giocatore - spiega Colucci -. Le sue qualità però non sono da mettere in dubbio. Probabilmente sta pagando il passaggio ad una big come l'Inter dove non si concede niente a nessuno. Spero proprio che possa risollevarsi".
Crede che Schelotto abbia la personalità per gestire una piazza difficile come quella nerazzurra?
"Non dimentichiamoci che si tratta di un ragazzo molto giovane e sono in pochi nella storia del calcio i calciatori che hanno affrontato con sfrontatezza le pressioni delle grandi piazze. L'atteggiamento che il pubblico di San Siro ha con lui, poi, non è certo d'aiuto".
Ieri con il Parma Stramaccioni lo ha impiegato a sinistra. Pensa che ci sia anche un problema tattico che rende la situazione ancor più difficile?"Detto che il ruolo di esterno destro in un centrocampo a quattro è quello che più si adatta a Matias, io la scelta del tecnico la vedo in chiave positiva: se Stramaccioni ha deciso di impiegarlo anche in una posizione non sua, vuol dire che ha grande stima di lui".