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Condò: "Cambiasso da allenatore coniugherà ragioni tattiche e umane. L'Inter degli argentini unita dentro e fuori"

di Egle Patanè

Paolo Condò, intervenuto a Casa Sky Sport in collegamento con Esteban Cambiasso prima ed Julio Cruz dopo, ha espresso la sua opinione in merito al futuro da coach di Cambiasso e raccontato un paio di aneddoti che riguardano l'Inter ai tempi del Jardinero

Condò, che allenatore sarà Cambiasso?
"Sarà un allenatore argentino, che saprà coniugare le ragioni tattiche e umane a quelle caratteriali. Un suo connazionale ha fatto molto bene, ed è Gabriel Heinze. Per me lui potrà inserirsi in quel filone. Lui e Daniele De Rossi sono due ex giocatori per i quali nutrivo grandi aspettative sul loro futuro da allenatore, non a caso hanno giocato nello stesso ruolo. Hanno la capacità di pensare collettivo. Io avevo previsto un futuro da grande tecnico a Carlo Ancelotti e Alessandro Costacurta, che però ha preso un'altra strada dopo una breve esperienza".

Sull'Inter degli argentini ricorda...
"Cambiasso diceva che in quell'Inter, prima di Mancini e soprattutto di Mourinho, quando facevano l'asado non c'era mai nessuno che aspettava a tavola, erano tutti attorno alla griglia a cuocere e darsi consigli tra loro. Non c'era nessuno che aspettava la pappa pronta. Diceva che era un grandissimo sengale perché chi è abituato a farsi servire anche in campo dà qualcosa in meno, invece chi è abituato a condividere anche i momenti di cottura dell'asado, poi in campo è qualcuno di cui ti puoi fidare". 

Sull'accoppiata Ibra-Cruz...
"Ibrahimovic è un fuoriclasse perché sa adeguare il suo gioco in base al compagno che ha a fianco. Con Cruz lasciava a lui il centro dell'area che era la sua caratteristica, se giocava con Recoba invece andava più a centro dell'area lasciando che il Chino gli ruotasse attorno".  


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