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Condò: "Dominio Juve? Sono mancate le milanesi. L'Inter ora punti dichiaratamente allo scudetto"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

La Juventus, il prossimo anno, punterà al decimo di fila per fare cifra tonda. Paolo Condò, sulla Gazzetta dello Sport, sottolinea i meriti dei bianconeri, ma anche l'assenza di avversari credibili in questi anni. "Un discorso che riguarda soprattutto le due milanesi, e la fatica che è costata loro il passaggio dall’era patriarcale dei Moratti e dei Berlusconi agli azionisti globali del calcio moderno: Suning in via definitiva e il fondo Elliott in via transitoria sono proprietà solide, ma per arrivarci si è dovuti passare attraverso esperienze malinconiche come l’affarista Thohir e il misterioso Yonghong Li - si legge -. Tempo perso e risorse buttate in anni in cui la Juve, almeno in Italia, non sbagliava un colpo. A settembre l’Inter dovrebbe bruciarsi i ponti alle spalle e dichiarare di avere lo scudetto come obiettivo. Basta con i “programmi di crescita”: i trapezisti che volteggiano senza rete sono dieci volte più concentrati di quelli che sanno di poter sbagliare. Anche l’Atalanta dovrebbe farlo: dopo un ciclo di quattro stagioni come quelle vissute, che senso avrebbe negare l’evidenza di una grande squadra? È opinione largamente condivisa che il calcio migliore della stagione sia stato espresso da Gasperini. Che cosa è mancato per vincere, se non l’abitudine a pensare in grande che a questo punto dovrebbe essere acquisita?".

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