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Condò: "In Serie A serve un ad che decida per tutti. Il calcio motore della ripartenza"

di Christian Liotta

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, il giornalista della Gazzetta dello Sport Paolo Condò suggerisce una ricetta per la gestione del campionato: "Come succede nelle leghe americane, serve un amministratore delegato in Lega che abbia la capacità di prendere delle decisioni per tutti. Fino a quando aspetteremo che siano i presidenti a farlo, è evidente che nessuno ha la visione per vedere il bene comune. Ci risparmieremmo queste scene grottesche, anche a tragedia in corso".

Si riuscirà a rispettare la richiesta della Uefa di presentare un piano entro il 27 maggio? "Come in altri settori, è necessario che vengano approntati tutti i vari piani per lo sviluppo della stagione. E' vero che non puoi giocare con 500 morti al giorno, ma la speranza è che questo numero vada a diminuire. Quando questa curva sarà scesa quasi a zero, il calcio dovrà essere necessariamente uno dei motori della ripartenza del Paese. I settori che creano ricchezza sono quelli che intercettano la passione delle persone. Il calcio riparte perché la gente lo vuole. Non si torna a giocare per il denaro".


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