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Condò: "Juve-Inter non può essere l'ordalia finale. Spero si torni a pensare alla Serie A a 18"

di Christian Liotta

Dagli studi di Sky Sport, Paolo Condò analizza ampiamente il caos creatosi a seguito della decisione di rinviare cinque partite di questo turno di campionato tra le quali anche e soprattutto Juventus-Inter: "Paolo Dal Pino ha preso una decisione, sbagliata ma l'ha presa. Siamo in una situazione però nella quale è difficile trovare l'unanimità. Ma se dovessi tornare indietro farei giocare Inter-Sampdoria a porte chiuse per avere il precedente per far giocare a porte chiuse anche queste partite. Poi è ovvio che i club siano stati sentiti, ed è giusto che la Juve ritenga un suo diritto giocare davanti ai suoi tifosi come giustamente l'Inter non può ridursi a giocare quel maggio allucinante. Poi, se fai saltare una giornata, quella giornata slitta perché è giusto mantenere la consecutio decisa ad agosto. Juve-Inter non può essere l'ordalia finale se entrambe si giocano lo scudetto in quel momento, è giusto si giochi prima della precedente e dopo la successiva".

Il giornalista della Gazzetta dello Sport amplia il proprio pensiero pensando alla disputa del match tra Inter e Ludogorets a porte chiuse: "Io per questo avrei fatto giocare queste partite a porte chiuse. Poi subentra il discorso che il match Juve-Inter andava in contemporanea al Clasico Real Madrid-Barcellona. Per un prodotto che la Lega vuole vendere a livello internazionale sarebbe stato un colpo. Questo è un argomento, visto che Dal Pino punta ad aumentare i profitti dall'estero nel prossimo triennio. A proposito della proposta di giocare al lunedì, aspetto la replica di Beppe Marotta. Però ricordiamo l'ordinanza che apre Juve-Milan solo ai tifosi del Piemonte; immaginavate che bordello sarebbe venuto fuori con un provvedimento simile per Juve-Inter? Spero che quando sarà risolto tutto, i presidenti di Serie A tornino a pensare ad un campionato a 18, da fare iniziare prima e con una sosta di Natale compressa. Il cigno nero si sta verificando perché non è stata presa precauzione alcuna. Siamo arrivati a gufare le squadre italiane perché escano dalle Coppe europee, e io mi rifiuto".


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