Condò: "Scudetto senza dittature. Inter-Venezia? Doveva costare meno energie"
La giornata di campionato in corso, che finirà stasera, suggerisce a Paolo Condò che "non ci saranno dittature stavolta, nessuno vincerà il titolo con mesi di anticipo", come scrive nell'articolo per La Repubblica.
"L’anno scorso l’Inter era in testa a quota 28, due anni fa il Napoli ne aveva 29, oggi lo stesso Napoli guida la fila a 25 malgrado due sconfitte: per intenderci, un anno fa l’Inter perse per la seconda volta alla 35ª, due anni fa il Napoli di Spalletti alla 25ª. Un aspetto classico dei campionati contesi, e questo promette di esserlo, è la riluttanza degli allenatori a dichiararsi in corsa. O meglio: chi guida Inter, Juve e Milan sa che la storia accolla loro una responsabilità, e quindi tiene vivo il discorso a prescindere dalla classifica come ha fatto Fonseca dopo la sconfitta col Napoli. Gli altri nicchiano, come se un’ambizione scudetto dichiarata fosse il canto delle sirene capace di risucchiare le energie ai loro uomini".
Quanto ai nerazzurri, "ieri l’Inter in versione tipo, perché Inzaghi evidentemente subodorava qualcosa, ha sbagliato mille palle-gol meno una contro un coraggioso Venezia che ne ha avute almeno la metà, e le ha sbagliate tutte. Tre punti sono tre punti, ma nella settimana di Arsenal e Napoli il Venezia in casa deve costarti minori energie fisiche e nervose".