Cordoba: "Smettere di giocare è un trauma, bisogna preparare i calciatori. La mia palestra con Zanetti..."
Ospite del quotidiano colombiano La Republica per presentare il progetto di un nuovo centro commerciale di cui è socio maggioritario, Ivan Cordoba dice la sua sul dibattito inerente alle difficoltà incontrate dai calciatori colombiani al momento del ritiro: "Quando smetti di giocare è un trauma e se uno non è preparato e non anticipa i tempi diventa difficile. Ma se pensi, pianifichi, fai i conti per bene di quella che sarà la tua vita puoi avere la possibilità di stare bene con la tua famiglia e con le possibilità a cui sei abituato. In Italia i giocatori vengono preparati ancor prima di smettere, partecipano alle conferenze stampa e quando finiscono già sanno cosa faranno. In Colombia l'Associazione Calciatori e la Federazione devono lavorarci insieme".
Sul suo lavoro nel settore immobiliare, l'ex difensore nerazzurro aggiunge: "Con Zanetti, mio ex compagno e oggi vice presidente dell'Inter, abbiamo fondato una palestra che oggi ha 1200 iscritti. L'abbiamo affittata a un'azienda che ha 25 anni d'esperienza e funziona molto bene. Noi abbiamo fatto un investimento sull'immobile, abbiamo fatto costruire la struttura e l'abbiamo data in gestione a quest'azienda. Oggi ha già otto anni". Si chiude con un pronostico su Colombia-Uruguay, match di qualificazione ai Mondiali 2018 di scena domani: "Dico 2-1. Sarà una partita in cui soffriremo, ma alla fine vinciamo noi".