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Costacurta: "Ronaldo il più duro da marcare. Investiamo sui giovani, squadre B strumento giusto"

di Christian Liotta

Intervistato nel corso della trasmissione 'Che Tempo Che Fa', Alessandro Costacurta, nuovo subcommissario della Figc, parla della corsa al ruolo di ct della Nazionale: "Non è una priorità ma una cosa importante. Quelli impegnati non verranno, ma in Italia ci sono 5-6 ottimi allenatori. Sondaggi non ne abbiamo fatti, è davvero troppo presto. Carlo Ancelotti o Antonio Conte? Magari uno dei due ci cascasse... Roberto Mancini? C'e' ampia scelta. Questi sono bravissimi, uno di loro potrebbe diventare il nuovo ct. C’è un grosso lavoro da fare non solo dal punto di vista sportivo, ma anche della governance. Si deve intervenire soprattutto per i giovani. I nostri giovani non hanno gli strumenti necessari per poter emergere. La squadra B può essere uno strumento giusto”.

Parlando del suo passato da calciatore, Costacurta spiega chi è stato il giocatore più difficile da marcare: "Ronaldo, più di Marco Van Basten, che io sfidavo quotidianamente in allenamento, più di tutti gli altri. Ma non solo per me, se si chiede a Cannavaro e agli altri difensori dell'epoca, tutti risponderanno così. Faceva scomparire e ricomparire il pallone a suo piacimento"
 


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